Provvedimento esercizio pubblico

Buongiorno,

Volevo un parere su quanto segue

La P.Municipale
nei mesi estivi ha elevato 3 verbali a carico di un esercizio pubblico
lo stesso i Carabinieri, per intrattenimenti musicali abusivi

Nel mese di settembre ho emesso ordinanza di cessazione intrattenimenti abusivi e sospensione attività per 7 gg…
Siccome nell’ordinanza non ho richiamato tutti i verbali della Polizia Municipale, può essere un problema ? oppure occorre fare altro provvedimento?

Grazie

La tua spiegazione è un po’ vaga…
Innanzitutto: hai ordinato la sospensione dell’attività per 7 giorni, sulla base di quale norma?
Se hai applicato l’art. 666 c.p., da quello che si deduce temo che probabilmente hai sbagliato procedura.

Se ci spieghi meglio come sono andate le cose, magari riusciamo ad essere più precisi nella risposta.

Mi scuso per la spiegazione non proprio chiara.
la chiusura è stata ordinata quale sanzione accessoria ai sensi dell’art 10 del TULPS.
Volevo chiedere se i verbali non richiamati nell’ordinanza devono comunque essere definiti (cioè ordinanza cessazione attività abusiva) o se avendo fatto il provvedimento successivamente alla loro emissione non occorre trattarli (i verbali sono tutti della stessa infrazione).

Si può prendere in considerazione visto i verbali la revoca ai sensi dell’art. 10 del
T.U.L.P.S. per abuso del titolo della SCIA presentata in data xx/xx/xx

L’art. 10 del TULPS è di fatto una norma sanzionatoria “in bianco”, in cui viene lasciata un’ampia discrezionalità alla P.A. nell’individuare quali comportamenti irregolari del trasgressore, e per quale motivo, avrebbero determinato una situazione di “abuso dell’autorizzazione” e quindi giustificato un ordine di sospensione dell’attività.

Come tale, a mio giudizio sarebbe stato opportuno che l’ordinanza di sospensione dell’attività avesse richiamato TUTTI gli accertamenti e TUTTE le violazioni precedenti che avrebbero portato all’adozione di tale provvedimento sanzionatorio, nel quale l’elemento essenziale è sempre e comunque un’adeguata e congrua motivazione.

Se ho capito bene, però, nel tuo caso questi accertamenti e questi verbali precedenti non sarebbero stati richiamati nell’ordinanza e quindi ti chiedi se ora sarebbe opportuno un annullamento in autotutela della stessa e l’emissione di un nuovo provvedimento più completo.

Mah…, sul punto mi pare difficile dare una risposta certa, generale ed inequivocabile; diciamo che su queste valutazioni tutto si gioca sulla sensibilità degli operatori e sulla concretezza del fatto specifico.

Parliamo di un ordine di sospensione dell’attività di (soli) 7 giorni e non sappiamo se l’ordinanza è già stata notificata all’interessato e se lo stesso ha ottemperato o ha presentato ricorso urgente al TAR per chiedere la sospensione dell’ordinanza medesima.

Diciamo che – parere assolutamente personale – salvo casi di particolare gravità ed evidenza gli annullamenti in autotutela su procedimenti già avviati non raccolgono il mio favore.

E’ vero che l’art. 10 del TULPS prevede anche la possibilità di revoca del titolo abilitativo in caso di abuso dell’autorizzazione, ma non è possibile procedere “subito” e “direttamente” con la revoca.
I provvedimenti sanzionatori devono essere graduali e progressivi: per orientamento direi costante della giurisprudenza, si deve prima passare attraverso la sospensione.