Provvedimento espresso in alternativa al silenzio assenso in ambito edilizio – Maurizio Lucca https://search.app/Wp2Wx6tpN4pMjTui8
Il Silenzio Assenso in Materia Edilizia: Un Meccanismo Non Automatico
CONTENUTO
Il silenzio assenso, un principio fondamentale nel diritto amministrativo, non sempre si applica in modo automatico, specialmente in ambito edilizio. La disciplina specifica, delineata dal Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) n. 380 del 6 giugno 2001, introduce eccezioni significative a questo principio, evidenziando che la mancata risposta dell’amministrazione non implica necessariamente un’assenso tacito.
Silenzio Assenso e Silenzio Diniego
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Regolamentazione Speciale:
- Il silenzio assenso in edilizia non è disciplinato dall’art. 20 della legge n. 241 del 7 agosto 1990, ma è soggetto a norme specifiche. L’art. 20 non è un principio generale applicabile in via residuale; al contrario, il comma 4 elenca le esclusioni e le preclusioni, imponendo alle pubbliche amministrazioni di concludere il procedimento con un provvedimento espresso.
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Silenzio Diniego:
- L’art. 36, comma 3 del D.P.R. n. 380 del 2001 stabilisce che, in caso di mancata risposta, si configura un silenzio diniego. Questo si verifica quando tutti i requisiti per l’accoglimento dell’istanza sono presenti, ma l’amministrazione non qualifica esplicitamente la sua mancanza di risposta come silenzio diniego, configurando invece un silenzio inadempimento.
Alternativa al Silenzio Assenso: Provvedimento Espresso
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Convalida e Fiscalizzazione:
- L’art. 38 del D.P.R. n. 380 del 2001 prevede la possibilità di convalidare titoli edilizi annullati per vizi di procedura emendabili, escludendo però la convalida in caso di vizi sostanziali o abusi edilizi. La fiscalizzazione dell’abuso edilizio è possibile solo se l’opera rispetta la normativa urbanistica vigente al momento della realizzazione, e il pagamento di una sanzione pecuniaria può produrre effetti simili a un permesso di costruire in sanatoria.
Silenzio Rigetto e Silenzio Inadempimento
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Silenzio Rigetto:
- Il silenzio rigetto si forma quando la richiesta di accertamento di conformità non viene risolta entro 60 giorni, configurando un atto tacito di reiezione. Questo è legittimo anche senza attendere gli esiti di un preavviso di rigetto e non impedisce la formazione del silenzio diniego.
CONCLUSIONI
In conclusione, il silenzio assenso in materia edilizia non deve essere considerato un meccanismo automatico. Le norme speciali stabiliscono chiaramente che la mancata risposta dell’amministrazione può tradursi in un silenzio diniego o in un silenzio inadempimento, a seconda delle circostanze. È fondamentale per i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendere queste distinzioni per evitare errori nell’applicazione delle normative edilizie.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la comprensione delle norme sul silenzio assenso e sul silenzio diniego è cruciale. Essi devono essere in grado di interpretare correttamente le richieste edilizie e di fornire risposte adeguate, evitando di incorrere in errori procedurali che potrebbero compromettere l’efficacia dell’azione amministrativa.
PAROLE CHIAVE
Silenzio assenso, silenzio diniego, D.P.R. n. 380/2001, normativa edilizia, provvedimento espresso, convalida, fiscalizzazione, silenzio rigetto.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge n. 241 del 7 agosto 1990.
- D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001.
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