Pubblico spettacolo art. 68 in teatri

Buongiorno
Avrei necessità di maggiori chiarimenti in marito alle attività di pubblico spettacolo art 68 TULPS che si svolgono all’interno di un teatro.
In pratica nella nostra città ci sono 2 teatri, di proprietà comunale per i quali la Commissione di vigilanza ha rilasciato parere positivo di agibilità ai sensi dell’art 80 TULPS. Ora, il dubbio è relativo all’esercizio dell attività: i soggetti che di volta in volta organizzano rappresentazioni teatrali oppure concentri all’interno di questi teatri, devono richiedere autorizzazione ai sensi dell’art 68?
Grazie

Dopo le modifiche introdotte con l’art. 164/3° comma del D.L.vo 112/98, non è più prevista l’applicazione dell’art. 68 del TULPS per le rappresentazioni teatrali (e per quelle cinematografiche).
Un teatro è autorizzato in modo permanente al pubblico spettacolo, sempre che ciò non comporti l’introduzione di modifiche, impianti o strutture che non erano state valutati nell’ambito delle verifiche di agibilità.
Anche l’esecuzione di concerti musicali che rispettino la suddetta condizione dovrebbe rientrare nella nozione di “rappresentazioni teatrali”.

Buongiorno, grazie per il riscontro… il mio dubbio è proprio sui concerti o comunque spettacoli che non siano rappresentazioni teatrali per le quali è sempre richiesto un’autorizzazione art. 68 tulps.
c’è qualche normativa per la quale si può ritenere che qualsiasi spettacolo (musicale, teatrale, cabaret o altro) svolto in un teatro non necessiti di autorizzazione art. 68?

Grazie

A quanto mi risulta, nessuna norma lo dice in maniera esplicita.
Ma non mi risultano neppure norme o sentenze di giurisprudenza che lo escludano.

Personalmente, penso che l’interpretazione più ragionevole sarebbe quella di ritenere che un luogo autorizzato in via definitiva come locale di pubblico spettacolo (come un teatro) lo sia in maniera permanente per tutti gli spettacoli che vi si svolgano, sempre che non stravolgano la “natura” e le condizioni di sicurezza e di agibilità del locale che li ospita (per cui senza bisogno di continui rilasci di licenze ex art. 68 e senza bisogno di distinzioni di lana caprina su quello che è o che non è “rappresentazione teatrale”).
E che laddove l’art. 68 si riferisce a spettacoli o trattenimenti dati in “luoghi aperti al pubblico” si riferisca ad altri “luoghi” rispetto ai locali autorizzati in via definitiva allo svolgimento di pubblici spettacoli.

Come dicevo, è un argomento in cui anche la giurisprudenza non aiuta un granché. Se ne può parlare.