Quando la sentenza viene inventata dall’A.I.: responsabilità ex art. 96 c.p.c.?

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Responsabilità ex Art. 96 c.p.c. e Intelligenza Artificiale

CONTENUTO

Negli ultimi anni, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) ha trovato applicazione in vari ambiti, incluso quello legale. Recentemente, il Tribunale di Firenze ha affrontato un caso in cui un avvocato aveva utilizzato ChatGPT per generare memorie difensive. La questione centrale era se l’uso di riferimenti giurisprudenziali errati, generati dall’IA, potesse comportare una condanna per lite temeraria ai sensi dell’art. 96 del codice di procedura civile (c.p.c.).

L’art. 96 c.p.c. stabilisce che una parte può essere condannata per lite temeraria se si dimostra che ha agito con colpa grave o malafede. Tuttavia, nel caso specifico, il Tribunale ha ritenuto che l’avvocato non avesse agito con intenzione di ingannare il tribunale, ma piuttosto avesse fatto affidamento su uno strumento tecnologico, il cui funzionamento non era perfetto. Questa decisione sottolinea l’importanza di un controllo critico delle informazioni fornite dagli strumenti di IA, evidenziando che la responsabilità non può essere automaticamente attribuita all’uso di tali tecnologie.

La questione della responsabilità dell’IA è complessa e attuale. Il diritto, tradizionalmente incentrato sulla responsabilità umana, deve ora confrontarsi con la possibilità di errori provenienti da sistemi autonomi. Chi è responsabile quando un’IA fornisce informazioni errate? È l’utente, il programmatore o l’ente che ha sviluppato l’IA? Questi interrogativi rimangono aperti e richiedono un’analisi approfondita da parte dei legislatori e dei giuristi.

CONCLUSIONI

La recente pronuncia del Tribunale di Firenze rappresenta un passo importante nella comprensione dell’interazione tra diritto e tecnologia. Essa evidenzia la necessità di un approccio prudente nell’uso dell’IA nel contesto legale, sottolineando che la responsabilità deve essere valutata caso per caso, tenendo conto delle circostanze specifiche e dell’intenzione delle parti coinvolte.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che l’uso di strumenti di IA, sebbene possa semplificare e velocizzare il lavoro, comporta anche rischi. È essenziale mantenere un atteggiamento critico e verificare sempre le informazioni fornite da tali strumenti. Inoltre, la formazione continua su questi temi è cruciale per evitare problematiche legali e per garantire un corretto esercizio delle proprie funzioni.

PAROLE CHIAVE

Responsabilità, Intelligenza Artificiale, Art. 96 c.p.c., Lite temeraria, Diritto, Tribunale di Firenze.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Codice di Procedura Civile (c.p.c.), Art. 96.
  2. Tribunale di Firenze, sentenza relativa all’uso di ChatGPT nelle memorie difensive.

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