Recidiva e polizia predittiva: i limiti dell’AI Act e le linee guida al regolamento | Salvis Juribus

Recidiva e polizia predittiva: i limiti dell’AI Act e le linee guida al regolamento | Salvis Juribus Recidiva e polizia predittiva: i limiti dell’AI Act e le linee guida al regolamento | Salvis Juribus

L’AI Act Europeo e la Polizia Predittiva: Limiti e Opportunità

CONTENUTO

L’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione dell’uso dell’IA in vari settori, inclusa la giustizia e la sicurezza pubblica. In particolare, il regolamento stabilisce norme rigorose per i sistemi di intelligenza artificiale considerati “ad alto rischio”, come quelli utilizzati nella polizia predittiva.

L’articolo 6(2) dell’AI Act, insieme all’allegato III, n. 8, classifica i sistemi di IA impiegati in ambito giudiziario come ad alto rischio, imponendo obblighi di trasparenza, gestione del rischio e supervisione umana. Questo significa che le tecnologie che analizzano dati per prevedere comportamenti criminali devono essere progettate e implementate in modo da garantire che non violino i diritti fondamentali dei cittadini.

Un aspetto cruciale dell’AI Act è il divieto di utilizzare sistemi che assegnano punteggi di rischio criminale basati su fattori come la personalità, il comportamento online o la residenza in aree ad alta criminalità. Questa misura è stata introdotta per prevenire discriminazioni e violazioni dei diritti umani, poiché tali pratiche possono portare a profili razziali e sociali ingiustificati.

Tuttavia, le linee guida dell’AI Act riconoscono che i rischi associati all’uso dell’IA nella polizia predittiva sono concreti e difficilmente eliminabili. Ciò solleva interrogativi sull’efficacia della normativa nel bilanciare l’innovazione tecnologica e la tutela dei diritti fondamentali. Il dibattito rimane aperto, soprattutto riguardo alla questione della recidiva e all’uso di algoritmi per prevedere comportamenti futuri.

CONCLUSIONI

L’AI Act europeo rappresenta un tentativo di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale in modo da proteggere i diritti fondamentali dei cittadini. Tuttavia, la sua applicazione nella polizia predittiva solleva interrogativi complessi. È fondamentale trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la salvaguardia dei diritti umani, per evitare che l’IA diventi uno strumento di discriminazione.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la comprensione dell’AI Act è essenziale, poiché le normative influenzeranno le modalità operative delle forze dell’ordine e delle istituzioni pubbliche. È importante essere consapevoli delle implicazioni etiche e legali nell’uso dell’IA, per garantire che le pratiche adottate siano conformi alle normative europee e rispettino i diritti dei cittadini.

PAROLE CHIAVE

AI Act, intelligenza artificiale, polizia predittiva, diritti fondamentali, discriminazione, obblighi di trasparenza, alto rischio, normativa europea.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Regolamento (UE) 2021/XXX del Parlamento Europeo e del Consiglio, sull’intelligenza artificiale (AI Act).
  2. Articolo 6(2) dell’AI Act.
  3. Allegato III, n. 8 dell’AI Act.
  4. Linee guida dell’AI Act sull’uso dell’IA in ambito giudiziario.

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