Regime transitorio codice appalti

Buongiorno dott. Chiarelli, le rivolgo un quesito sul regime transitorio. Trattasi nella fattispecie di affidamento diretto finalizzato nel 2022 a valere sul vecchio codice, con durata sino a novembre 2024. Ai sensi dell’art. 226 comma 2 del dlgs 36/2023, trattasi di procedura in corso , pertanto pur avendo superato la deadline del 31.12.2024, ne desumo che si debba ancora applicare il vecchio codice essendo la procedura ad oggi in corso…è corretto?. Grazie.

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione del regime transitorio è un aspetto fondamentale nel passaggio da un vecchio a un nuovo quadro normativo. In generale, il principio di diritto transitorio stabilisce che le nuove norme si applicano agli atti e ai fatti che si verificano dopo la loro entrata in vigore, mentre le vecchie norme continuano ad applicarsi agli atti e ai fatti sorti prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, salvo che la legge nuova non disponga diversamente.

Per quanto riguarda il tuo quesito specifico, l’articolo 226, comma 2, del Decreto Legislativo n. 36/2023 (Nuovo Codice Appalti) stabilisce che le procedure di affidamento iniziate prima dell’entrata in vigore del nuovo codice si concludono secondo la normativa vigente al momento dell’avvio della procedura, a meno che non sia diversamente disposto dal nuovo codice stesso.

Pertanto, se l’affidamento diretto è stato finalizzato nel 2022, prima dell’entrata in vigore del nuovo codice, e la procedura è ancora in corso, si dovrebbe applicare il vecchio codice degli appalti (D.Lgs. 50/2016) per la gestione di tale procedura fino alla sua conclusione, anche se questa avviene dopo il 31 dicembre 2024.

Esempio concreto: Se un ente ha avviato una procedura di affidamento diretto nel novembre 2022, con una durata contrattuale fino a novembre 2024, la gestione e l’esecuzione di tale contratto continueranno a reggersi sulle disposizioni del vecchio codice degli appalti, nonostante l’entrata in vigore del nuovo codice nel 2023.

Conclusione sintetica: La tua interpretazione sembra corretta; l’affidamento diretto finalizzato nel 2022 dovrebbe continuare a essere regolato dal vecchio codice degli appalti, in base al principio di diritto transitorio e alle disposizioni specifiche contenute nell’art. 226, comma 2, del D.Lgs. 36/2023.

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