Regolamento comunale per erogazione contributi illegittimo

Buonasera il mio comune ha approvato un regolamento l’erogazione di contributi comunali a favore di associazioneli, a mio avviso, palesemente illegittimo in quanto no rispecchia o criteri di equità parità di trattamento e soprattutto l’art 11 della 241 del 90.
Io sono un dirigente amministrativo, che non ha redatto ne posto il parere di regolarità amministrativa sul suddetto regolamento, adesso che devo apporre il mio parere di regolarità contabile lo debbo mettere:
A) positivo in quanto l’istruttoria rispetta il regolamento comunale (che secondo me è illegittimo ma finché non vine impegnato è comunque valido);
B) comunque negativo in quanto il regolamento comunale stesso a mio avviso è illegittimo;

Inoltre nel caso A) che emettessi il parere favorevole ma successivamente un giudice stabilisce che in realtà il contributo non era erogabile in quanto il regolamento comunale è effettivamente illegittimo, sarei suscettibile di condanna amministrativa da parte di un giudice contabile?
Grazie

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione che sollevi riguarda la valutazione della legittimità di un regolamento comunale e il ruolo del dirigente amministrativo nell’apporre il parere di regolarità contabile in presenza di dubbi sulla legittimità del regolamento stesso.

Teoria generale del diritto / Premessa generale:
In linea generale, il parere di regolarità contabile ha lo scopo di attestare la copertura finanziaria delle operazioni amministrative, assicurando che queste siano in linea con i principi di buona gestione finanziaria. Tuttavia, questo non esclude la necessità di considerare anche la legittimità delle norme che regolano tali operazioni, in quanto la gestione finanziaria deve essere conforme al diritto.

Norme relative alla teoria:

  • L’art. 11 della legge 241/1990 sottolinea l’importanza della trasparenza e dell’imparzialità nell’azione amministrativa, principi che dovrebbero riflettersi anche nei regolamenti comunali.
  • Il D.Lgs. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali) stabilisce le norme generali relative alla gestione finanziaria degli enti locali, compresa la necessità di pareri di regolarità contabile.

Esempi concreti:
Se un regolamento comunale prevede criteri per l’erogazione di contributi che non rispettano i principi di equità e parità di trattamento, potrebbe essere impugnato per violazione dell’art. 11 della legge 241/1990. In questo contesto, il dirigente amministrativo, nel valutare la regolarità contabile, dovrebbe considerare non solo la copertura finanziaria ma anche la conformità del regolamento ai principi generali del diritto amministrativo.

Conclusione sintetica:
La scelta tra l’opzione A e B dipende dalla valutazione specifica del caso e dalla interpretazione delle norme applicabili. Tuttavia, se ritieni che il regolamento sia palesemente illegittimo, sarebbe prudente esprimere riserve nel tuo parere di regolarità contabile, evidenziando i potenziali problemi di legittimità. Questo potrebbe aiutare a proteggerti da eventuali responsabilità future, nel caso in cui il regolamento venga successivamente dichiarato illegittimo. È importante, tuttavia, consultare i servizi legali del tuo ente o un avvocato per una valutazione più dettagliata della situazione.

In caso di condanna amministrativa da parte di un giudice contabile per aver espresso un parere favorevole su un regolamento poi dichiarato illegittimo, molto dipenderà dalle circostanze specifiche, inclusa la dimostrazione della tua buona fede e del rispetto dei principi di diligenza e competenza.

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