Salve,
vorrei capire se c’è una relazione tra i residui attivi e il fondo crediti di dubbia esigibilità.
In secondo luogo, mi piacerebbe capire il tipo di relazione.
Allora, partiamo dalle premesse.
Una entrata può non essere accertata entro il termine dell’esercizio : in questo caso l’entrata viene definita una “minore entrata” rispetto a quella prevista.
Una entrata può essere accertata e riscossa entro il termine dell’esercizio.
Una entrata può essere accertata ma non riscossa entro il termine dell’esercizio ossia diventa un residuo attivo. Inoltre, l’allegato 4.2 del D.lgs 118/2011 ci dice che decorsi 3 anni dalla scadenza senza che vi sia stata la riscossione, il responsabile del servizio economico finanziario può decidere di eliminarlo, riducendo di pari importo il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Il fondo crediti di dubbia esigibilità che cos’è ? Cosa rappresenta ?
E’ un fondo che viene istituito perché non so se il credito verrà riscosso. Potrebbe essere riscosso o meno, non ci sono certezze che verrà riscosso.
Perché viene istituito ? Per rispettare il principio contabile generale n.9 della prudenza .
Inoltre il fondo si riduce oltre che per il possibile stralcio del responsabile del servizio economico finanziario anche nel caso in cui il residuo attivo diventasse una entrata riscossa.
Vado al punto :
E’ corretto affermare che il fondo crediti di dubbia esigibilità copre la mancata trasformazione dei residui attivi in entrate riscosse ?
Grazie.