Requisito professionale panificazione (Lombardia)

Buongiorno, un Panificio ha cambiato il soggetto in possesso del requisito professionale.

E’ stata dichiarata l’esperienza di 3 anni come socio lavoratore (è una s.n.c.), però questi 3 anni non risultano come iscrizione INPS (pare a causa di problemi nell’iscrizione alla gestione artigiani, ma onestamente non ho ben compreso).
L’iscrizione all’INPS del soggetto è avvenuta invece soltanto nel dicembre scorso.

L’impresa sostiene di poter comunque comprovare l’esperienza con l’iscrizione INAIL (che pertanto ci viene inviata), in cui è indicato come socio iscritto dal 2020 e addetto alle attività di vendita e di lavorazione (incidenza al 50/50%).

Abbiamo fatto notare che lo stesso modello di autocertificazione indica, al punto compilato dal soggetto, “regolarmente iscritto all’INPS dal … al …

In sostanza ci si chiede se sia soltanto l’iscrizione INPS a poter certificare l’esperienza lavorativa del socio, oppure se vi siano casi particolari in cui ciò possa essere comprovato altrimenti.

Grazie in anticipo per il prezioso aiuto.

Io seguirei la legge regionale che non parla di iscrizione INPS come requisito costitutivo della qualifica

Non è assoggettato al corso di cui al comma 4 il responsabile dell’attività produttiva che risulti in possesso di uno dei seguenti requisiti:
a) avere prestato la propria opera per almeno tre anni presso un’impresa di panificazione con la qualifica di operaio panettiere o una qualifica superiore secondo la disciplina dei vigenti contratti;
b) aver esercitato per almeno tre anni l’attività di panificazione in qualità di titolare, collaboratore familiare o socio prestatore d’opera con mansioni di carattere produttivo;

[…]

Ogni mezzo può essere valido per provare l’effettiva esperienza

Ma mi risulterebbe (magari però mi sbaglio) che se un socio lavora, devono essere versati i contributi e pertanto è l’INPS che può fornirci la prova di ciò.
Penso che la legge (nazionale o regionale) non possa dettagliare tutti gli aspetti.
Solitamente, anche per le verifiche del preposto alimentare, il riscontro lo abbiamo dall’INPS.

non sto dicendo che i contributi INPS non siano dovuti. Magari l’impresa è sanzionabile da INPS. Sto dicendo che i versamenti INPS non sono l’unico modo di prova per valutare l’esperienza lavorativa