Buona sera,
vorrei il vostro parere su questa domanda che abbiamo ricevuto. Un imprenditore agricolo e iap, che già svolge attività agrituristica, intende prendere in comodato dal compagno un altro immobile per ampliare l’attività di ospitalità (ha verificato il rispetto dei requisiti ex art 17 LRT 30/2003). L’immobile, che è un’unica unità catastale, dovrebbe però ospitare in una parte anche i genitori del compagno, che lì prenderebbero la loro residenza, ovviamente in una porzione esclusa dall’affitto agli ospiti, ma sempre all’interno della abitazione indivisa.
E’ ipotizzabile tale ipotesi, fiscalmente e non solo?
grazie
A parere mio non ci sono problemi. Una volta verificata la rispondenza con l’art. 17 citato (PER TUTTI: LR della TOSCANA), se si tratta di abitazioni rurali o civili abitazioni, perché non poterne destinare alla ricezione turistica solo una parte?
L’agriturismo non è un’attività turistica che presuppone la destinazione alberghiera dei luoghi dove sono ospitati gli avventori, proprio in quanto agriturismo, la parte turistica è un accessorio dell’azienda agricola e usa, nella misura che decide l’agricoltore, gli immobili facenti parte dell’azienda