Residui passivi e attivi

Definizione e indicare l’atto con cui si effettua il riaccertamento

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Il riaccertamento ordinario dei residui è un procedimento contabile previsto dalla normativa italiana che consente alle amministrazioni pubbliche di verificare l’effettiva esistenza e utilizzabilità dei residui attivi e passivi iscritti in bilancio. I residui sono importi derivanti da impegni (passivi) o entrate (attivi) di esercizi finanziari precedenti che non hanno ancora trovato completa realizzazione o estinzione nell’esercizio corrente.

Teoria Generale del Diritto / Premessa Generale

Il riaccertamento si basa sul principio di veridicità e attendibilità dei bilanci delle pubbliche amministrazioni, garantendo che le risorse finanziarie e gli impegni riportati riflettano fedelmente la situazione economica e finanziaria dell’ente.

Norme Relative alla Teoria

Il riaccertamento ordinario dei residui è disciplinato dall’articolo 3, comma 4, del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, che ha introdotto un sistema armonizzato di contabilità finanziaria per le pubbliche amministrazioni. Questo processo deve essere effettuato in conformità alle disposizioni contenute nelle “Istruzioni per l’applicazione del principio contabile applicato concernente il riaccertamento ordinario dei residui” emanate dalla Ragioneria Generale dello Stato.

Esempio Concreto

Un Comune, al termine dell’esercizio finanziario, procede al riaccertamento dei residui attraverso l’analisi dei propri impegni di spesa non ancora liquidati (residui passivi) e delle entrate non ancora riscosse (residui attivi) degli anni precedenti. Questo processo permette di determinare quali importi sono ancora validi e quali devono essere eventualmente annullati perché non più riscuotibili o perché gli impegni sono venuti meno.

Atto con cui si Effettua il Riaccertamento

Il riaccertamento ordinario dei residui si effettua mediante l’approvazione di una specifica delibera da parte degli organi competenti dell’ente (ad esempio, il Consiglio Comunale per i Comuni). Questa delibera deve essere adottata entro il termine previsto dalla normativa per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario a cui i residui si riferiscono.

Conclusione Sintetica

Il riaccertamento ordinario dei residui è un processo fondamentale per la corretta gestione contabile delle pubbliche amministrazioni, che assicura la trasparenza e l’accuratezza dei bilanci. Si concretizza con l’adozione di una delibera che ne attesta l’esito.

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Bibliografia

  • Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118, Normattiva
  • Istruzioni per l’applicazione del principio contabile applicato concernente il riaccertamento ordinario dei residui, Ragioneria Generale dello Stato