L’obbligo di spid non esiste neppure per lo stesso rup, e soprattutto nessuno si è dato la briga di prescriverlo esplicitamente con leggi, contratti, ecirolari ecc., come invece la pec di imprenditori e liberi professionisti. Esso serve al cittadino per rapportarsi con la pubblica amministrazione come fruitore di servizi, il che è ben diverso dall’operare all’interno della pubblica amministrazione come lavoratore subordinato per erogarli .Il terrapiattismo riguarda idee su come sia il cosmo, mentre l’antispidismo riguarda una scelta. Problema astratto e astruso, se ci si libera dalla fissazione di una presunta sfera personale. Come si assegna a ciascuno un badge senza che abbia bisogno di essere filobadgista, si assegnerà d’ufficio pure una chiave d’accesso con le funzioni di spid o cie per quanto riguarda l’accesso come dipendente.
Nei sistemi cartacei e pure elettronici ma senza portali di una volta, la profilazione non esisteva e non si confondevano le identità con le funzioni. Tutti avevano la firma analogica per la semplice capacità fisica di tracciare segni grafici, compresi gli analfabeti che firmavano con la croce e i mutilati che tenevano la penna in bocca. Le funzioni venivano assegnate con ordini di servizio e affini, e sarà il capo a controllare se qualcuno le usurpa.
Sarebbe molto più lineare nei portali ci fosse un profilo dell’ufficio, gestito da un rup pro tempore che può eventualmente incaricare responsabili di fase, piuttosto che entrare con un account dell’individuo che poi seleziona per conto di quale ufficio operare.