Revoca concessione demaniale

Buongiorno, vorrei porre all’attenzione dell’esperto il seguente quesito, cercando di esporre una breve sintesi del procedimento svolto, al fine di ben comprendere il caso in esame.

  • Attraverso un’Autorizzazione Demaniale Marittima emessa dal Comune X è stata data in concessione un’area per la realizzazione e gestione di uno stabilimento balneare con posa ombrelloni e servizi annessi (bar - servizi igienici ecc.).
  • Il procedimento istruttorio, che si è concluso con la suddetta autorizzazione, ha interessato preliminarmente una serie di Enti Terzi competenti a rilasciare i relativi pareri (c.d. Endoprocedimento);
  • Tra i pareri espressi, è stato acquisito quello che riguarda la valutazione di imbatto ambientale, per la precisone la VI.INC.A. (Valutazione di Incidenza Ambientale) rilasciata dall’Ufficio dell’Ente Regionale attraverso un Decreto Dirigenziale, precisando che tale valutazione è indispensabile per la realizzazione dei manufatti in progetto, poiché l’area è sottoposta a vincolo “SIC” (Sito di Interesse Comunitario) per la presenza di Habitat naturali con la presenza di particolari specie di flora e fauna.
  • Dopo aver acquisito tutti i pareri, tra cui quello anzidetto, e concluso il relativo procedimento con il rilascio dell’Autorizzazione Demaniale, trascorre circa un’anno dalla conclusione dell’Iter, quando il Comune rileva alcuni probabili vizi di legittimità contenuti nel citato Decreto Dirigenziale V.INC.A., fino a quel momento rimasti occulti.
  • Orbene, il Comune in qualità di Amministrazione procedente, può avviare un procedimento di revoca dell’Autorizzazione Demaniale, senza dover prima interessare l’Ente Regionale competente che ha emesso il Decreto Dirigenziale? Oppure è tenuta ad attendere che la stessa valuti l’eventuale ritiro dell’atto, dopo aver accertato l’effettiva presenza di vizi di legittimità?
  • Inoltre, nel caso venga interessato l’Ente Regionale ad una rivalutazione del Parere di competenza ed eventuale ritiro dello stesso, il Comune nell’attesa può sospendere l’Autorizzazione Demaniale?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione sollevata riguarda la gestione di una concessione demaniale marittima e le implicazioni legali legate alla scoperta di possibili vizi di legittimità in un decreto dirigenziale relativo alla Valutazione di Incidenza Ambientale (VI.INC.A.), essenziale per l’autorizzazione di manufatti in un’area protetta come un Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Teoria Generale del Diritto / Premessa Generale:
Nel diritto amministrativo italiano, le amministrazioni hanno la possibilità di revocare o annullare atti amministrativi qualora emergano vizi di legittimità. La revoca si applica a decisioni discrezionali per motivi di opportunità, mentre l’annullamento riguarda atti illegittimi. Tuttavia, la procedura e la fattibilità di tali azioni dipendono dalla natura dell’atto e dalle specifiche normative applicabili.

Norme Relative alla Teoria:

  • Codice dell’Ambiente (D.lgs. 152/2006): Fornisce il quadro normativo per la valutazione di impatto ambientale e di incidenza.
  • Legge 241/1990: Regola il procedimento amministrativo e i principi di revoca e annullamento degli atti amministrativi.

Esempi Concreti:
Se un Comune scopre vizi di legittimità in un decreto dirigenziale relativo alla VI.INC.A. dopo aver concesso una autorizzazione demaniale marittima, la questione della revoca o sospensione dell’autorizzazione dipende dalla gravità del vizio e dalla sua influenza sull’intero procedimento. Se il vizio riguarda un aspetto cruciale per la valutazione ambientale, potrebbe essere necessario un nuovo esame da parte dell’ente che ha emesso il parere (in questo caso, l’Ente Regionale).

Conclusione Sintetica:
Il Comune, in qualità di amministrazione procedente, può teoricamente avviare un procedimento di revoca dell’autorizzazione demaniale se ritiene che il vizio di legittimità nel decreto dirigenziale comprometta la legalità dell’intero procedimento. Tuttavia, sarebbe prudente coinvolgere l’Ente Regionale per una rivalutazione del parere, data la natura tecnica e specializzata della valutazione di incidenza ambientale. Inoltre, il Comune potrebbe considerare la sospensione dell’autorizzazione come misura cautelare, in attesa di una decisione definitiva, purché tale sospensione sia giustificata da un interesse pubblico e rispetti i principi di proporzionalità e di buona amministrazione.

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Bibliografia:

  • Codice dell’Ambiente (D.lgs. 152/2006): Link al testo
  • Legge 7 agosto 1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi: Link al testo