Riammissione in servizio ex art. 132 d.p.r 1953 dopo dimissioni volontarie

  1. L’ente può rifiutare la richiesta per il solo fatto che il dipendente non ha completato il periodo di prova, anche se per l’Aran i dipendenti in prova hanno gli stessi diritti e doveri di qualsiasi altro dipendente?

  2. Se ha già rifiutato la richiesta per il suddetto motivo, può farlo ulteriormente, se in seguito il dipendente completa il periodo di prova in mansione equivalente in un altro tipo di ente parificato (esempio richiesta di rientrare in A2/F2 Ministeri con prova effettuata in C1 Enti Locali ex dpcm 2015)?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

  1. Teoria Generale del Diritto del Lavoro Pubblico: Nel diritto del lavoro pubblico, il periodo di prova ha lo scopo di permettere sia all’ente che al dipendente di valutare se il rapporto di lavoro risponde alle rispettive aspettative. Durante questo periodo, tuttavia, il lavoratore acquisisce lo status di dipendente dell’ente, con i relativi diritti e doveri. L’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) chiarisce che i dipendenti in prova hanno gli stessi diritti e doveri degli altri dipendenti, salvo specifiche disposizioni contrattuali o normative che prevedano diversamente.

  2. Norme Relative: La normativa di riferimento comprende il D.Lgs. 165/2001, che regola il rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, e i CCNL (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro) specifici per ciascun settore della pubblica amministrazione, che possono stabilire regole particolari riguardanti il periodo di prova.

  3. Esempi Concreti: Se un dipendente, durante il periodo di prova presso un ente locale in qualifica C1, chiede di essere trasferito in un ministero in qualifica A2/F2, l’ente potrebbe valutare la richiesta basandosi non solo sul completamento del periodo di prova ma anche sulla compatibilità delle competenze acquisite con le nuove mansioni. Tuttavia, il rifiuto basato esclusivamente sul non completamento del periodo di prova, senza considerare le competenze e le esperienze acquisite, potrebbe essere visto come non conforme ai principi di buona amministrazione.

  4. Conclusione Sintetica: Sebbene l’ente possa valutare vari fattori nel decidere sulle richieste di trasferimento o cambiamento di mansione, il solo fatto di non aver completato il periodo di prova non dovrebbe essere l’unico criterio per rifiutare la richiesta, soprattutto se il dipendente ha dimostrato di possedere le competenze e le qualifiche necessarie per la nuova posizione. Dopo il completamento del periodo di prova in una mansione equivalente, ancor più, l’ente dovrebbe valutare positivamente la richiesta, a meno che non vi siano legittime ragioni amministrative per il rifiuto.

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Bibliografia e Link Utili: