Richiamo verbale

Salve.
E’possibile portare e mantenere in servizio un semplice e decoroso berretto o é giusto il richiamo?
Scusatemi per la banalità della domanda e grazie per le risposte.

1 Mi Piace

Ciao Azzorre.

Un dipendente pubblico deve innanzitutto prestare il suo servizio con disciplina ed onore (art. 54 Cost.), oltre che attenersi ai doveri prescritti dalla normativa vigente (Costituzione, TUPI, Statuto dell’Ente, Legge regionale di organizzazione -se si tratta di una regione-, Regolamento di organizzazione degli Uffici e del Personale) , nonché dal CCNL di riferimento (immagino che nel tuo caso si tratti del contratto per il comparto funzioni locali), dal CCDI e dal contratto individuale.

Oltre a queste fonti non dimenticare il codice di comportamento nazionale (DPR 62/13) e quello specifico dell’ente, che possono prevedere obblighi particolari a carico del dipendente.

Esempio: se svolgi una mansione in rapporto col pubblico il “decoro” è inteso in modo rafforzato, si tratta dell’immagine che il pubblico dipendente dà dell’ente all’esterno; potrebbe insorgere anche un problema di riconoscibilità , per chi è tenuto, tra le altre cose, ad esporre il cartellino con il suo nome, cognome e fotografia.

La questione del dress code è sempre stata problematica, poiché può dare adito o ad obblighi peculiari (si pensi a chi deve indossare una divisa o dei particolari DPI) o a discriminazioni (si pensi all’impiegata che indossa una maglia scollata o una gonna giudicata troppo corta e per tali ragioni venga valutata non per quel che fa, ma per come appare, dunque discriminata).

Occorre, dunque, verificare se c’è una correlazione tra il rimprovero verbale e l’effettivo ruolo svolto dal dipendente che lo subisce (ad esempio lo stesso ha uno degli obblighi sopra descritti).
Ricordati sempre che ogni sanzione deve essere proporzionata alla effettiva gravità dell’infrazione commessa ex art. 2106 c.c.
Il berretto,salvo le eccezioni di cui sopra, non mi sembra giustificarlo.

Per tua pura curiosità metto al corrente della circostanza che, talvolta, qualche ente ha “consigliato” l’utilizzo di un certo tipo di abbigliamento piuttosto che di un altro, con delle circolari interne, per questioni di decoro (ciabatte da spiaggia in estate, ad esempio)

Spero di avere chiarito il tuo dubbio.

Simona

1 Mi Piace