Buongiorno, nel 2018 un dipendente pubblico ottiene l’autorizzazione della durata di 6 mesi a svolgere “attività lucrativa di coaching” .
Nel 2020 alla richiesta di autorizzazione a svolgere l’attività occasionale di coaching, l’ufficio personale risponde che “il richiedente deve indicare il soggetto conferente l’incarico. Non è più possibile dare una autorizzazione senza l’indicazione del soggetto. Pertanto dovrà fare richiesta ogni qualvolta Lei è a conoscenza dei dati del soggetto conferente e indicare espressamente che l’attività viene svolta come attività autonoma occasionale”.
Domanda 1: è fondata giuridicamente l’ affermazione “Non è più possibile dare una autorizzazione senza l’indicazione del soggetto”?
Domanda 2: indicare i dati del soggetto conferente non è in contrasto con la legge sulla tutela dei dati personali (privacy)?
Cordiali saluti e grazie!