Buongiorno
la legge 214 del 30/12/2023 all’art. 11 prevede che i Comuni devono fare una ricognizione annuale delle aree destinate all’esercizio del commercio su aree pubbliche e se ritengono che ci sono posteggi liberi dovrebbero decidere se assegnarli in concessione mediante pubblicazione di apposito bando o se sopprimerli.
Mi chiedevo se, in attesa delle linee guida che dovevano uscire entro il 31 marzo scorso per la pubblicazione dei bandi, qualora il Comune avesse valutato la necessità di mantenere i posteggi liberi, è legittimo continuare ad assegnarli alla spunta.
Inoltre mi chiedevo se entro il 31/10/2024 è comunque necessario un atto ricognitivo dei posteggi liberi.
Grazie
Riporto un commento che avevo già scritto. Vediamo le linee guida ma, al netto di quelle, è chiaro che la discrezionalità nell’istituire nuove aree mercatali resti intatta dato che afferisce a verifiche socio-economiche in collegamento con la generale funzione del governo del territorio. Anche adesso le PA possono istruire nuovi mercati previa concertazione con i soggetti deputati. Non credo che le linee guida possano dettare parametri di densità comunale relativi al numero di concessioni.
La norma parla di AREE e non di POSTEGGI, per questo reputerei qualcosa di diverso dal singolo posteggio rimasto vuoto ma vediamo le linee guida, forse sono comprese entrambe le accezioni: posteggi già istituiti ma rimasti “vuoti” e nuove aree dove istituire nuovi mercati o fiere.
A parere mio, per come è scritta la norma, sembra che la ratio sia quella dello sviluppo del comparto introducendo un obbligo annuale per la PA competente (il comune al 99%) volto alla verifica circa la possibilità di dare vita a nuovi mercati, fiere, posteggi isolati, ecc… Con il termine AREE penserei a questo. Quando il posteggio è già istituito ed è rimasto vuoto per circostanze contingenti, non cade direttamente nel campo applicativo del comma 3 citato. La PA competente prende atto del venir meno del titolare senza bisogno di ricognizioni annuali e può metterlo direttamente a bando oppure lasciarlo agli spuntisti che, comunque, sono lavoratori anche loro, in attesa di prendere una decisione definitiva. In conclusione, nel tuo caso vedrei massima discrezionalità.
Io, entro il 30/10/24 farei una ricognizione sulle AREE anche molto semplice ma, in ogni caso, attenderei le linee guida per rilasciare concessioni ex novo. La ricognizione, usando qualche ragionevole parametro, può portare all’avvio di una progettazione per nuovo impianto concessorio (nelle varie casistiche) oppure alla constatazione che va bene così.
Grazie mille per la risposta.
Buon lavoro
il mio Comune ha già prorogato le concessioni al 31/12/2032 e i posti sono tutti assegnati. Va comunque fatta una ricognizione? che atto va fatto (determina?) qualcuno ha una bozza ?
Può essere una DGC dove si sancisce che non sono riscontrabili altre aree dove istituire, ex novo, mercati, fiere ecc.
Buongiorno Mario,
mi inserisco nell’argomento.
Nel mio comune abbiamo effettuato uno spostamento del mercato in via sperimentale con DG rimandando al Consiglio Comunale la modifica del piano comunale del commercio delle aree pubbliche dopo un anno di sperimentazione. Nel mercato abbiamo dei posteggi liberi che vengono dati alla spunta.
La sperimentazione termina all’inizio di dicembre 2024, l’amministrazione dovrebbe quindi decidere di confermare l’attuale assetto del mercato in consiglio.
Consigli comunque di effettuare la ricognizione dei posteggi liberi con DG?
Grazie Mario e buon lavoro.
Ok, è una prassi ricorrente e adeguata allo scopo.
Sono due cose diverse. Se la sperimentazione è andata bene, il Consiglio provvederà a istituzionalizzare la fattispecie con la modifica del piano.
La ricognizione è una verifica che, fatte salve le tipologie mercatali / fieristiche presenti, ha la finalità di individuare ulteriori aree di espansione. La verifia può terminare anche con un no.
ho un chiosco (edicola) con licenza dal 1984 e autorizzazione permanente, riesca anche questa nella ricognizione ?
Più no che sì. La 214/2023 parla di aree intese, a parere mio, come sviluppo del settore del commercio su AAPP. I chioschi per attività in sede fissa possono far parte del genus ma, in genere, godono di una programmazione a parte che si basa su presupposti diversi. In ogni caso, il comune ha margine per trovare una via procedurale più o meno comune