Rideterminazione sanzione amm.va per pubbl. abusiva

Carissimi,

ho bisogno del Vs. aiuto per risolvere un questione abbastanza urgente.

L’anno scorso abbiamo elevato un verbale nei confronti di un soggetto per aver affisso alcuni manifesti pubblicitari abusivi su ben quindici località (strade) locali.

La sanzione applicata è stata pari ad € 6.450 ottenuta moltiplicando la sanzione amm.va minima di € 430 per il numero di strade interessate.

Per tale sanzione venne proposto ricorso al G.diP.-

Di recente il trasgressore, al fine di superare le cause di presunta incompatibilità a rivestire la carica di consigliere comunale, ha comunicato a questo comune di avere depositato in data……….formale rinuncia alla lite regolarmente notificata al comune, per cui il verbale non risulta più essere sub judice.

Contestualmente ha fatto però richiesta di rideterminazione della sanzione irrogata , eliminando il cd. Cumulo materiale, al fine di pagare solo 430 € (Sconto 30%?) come stabilito dall’art. 23 del C.d.S…

E’ possibile venire incontro a detta richiesta? E in caso affermativo, come?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione sollevata riguarda la rideterminazione di una sanzione amministrativa per affissione abusiva di manifesti pubblicitari, in seguito alla rinuncia alla lite da parte del trasgressore. Per affrontare questa questione, è importante iniziare con una premessa generale sulle sanzioni amministrative e il loro calcolo in caso di violazioni multiple.

Teoria generale del diritto:
Le sanzioni amministrative hanno lo scopo di punire comportamenti che violano norme di legge, regolamenti o ordinanze. Il calcolo delle sanzioni può variare a seconda della natura e della gravità della violazione. In alcuni casi, la legge prevede la possibilità di cumulo materiale delle sanzioni in caso di violazioni multiple, mentre in altri casi è prevista la possibilità di applicare una sanzione unica o di rideterminare l’ammontare della sanzione in base a criteri di equità o proporzionalità.

Norme relative alla teoria:
L’articolo 23 del Codice della Strada (C.d.S.) disciplina le sanzioni per chi affigge pubblicità in modo abusivo. La normativa prevede sanzioni pecuniarie e, in alcuni casi, la possibilità di applicare sconti in caso di pagamento anticipato della sanzione.

Esempio concreto:
Nel caso specifico, il trasgressore ha richiesto la rideterminazione della sanzione, eliminando il cumulo materiale e chiedendo di beneficiare dello sconto previsto dall’articolo 23 del C.d.S. per il pagamento anticipato della sanzione. La richiesta di rideterminare la sanzione in base alla rinuncia alla lite e alla richiesta di applicare lo sconto richiede un’analisi specifica della normativa applicabile e delle circostanze del caso.

Conclusione sintetica:
La possibilità di venire incontro alla richiesta del trasgressore dipende dall’interpretazione delle norme applicabili e dalla discrezionalità dell’autorità amministrativa nel valutare le circostanze del caso. È consigliabile consultare la normativa vigente e valutare se esistono precedenti o linee guida che possano indirizzare la decisione. Inoltre, potrebbe essere necessario valutare l’opportunità di consultare un legale per un parere specifico sulla situazione.

Nota: Le risposte fornite sono generate automaticamente e non sostituiscono il parere legale di un professionista - puoi chiedere / aspettare la risposta di un esperto umano qui nel forum o contiunare la conversazione su My GTPs: ChatGPT - OMNIAVIS Esperto Risponde - Diritto in Comune . Per un feedback sulla qualità della risposta o per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it

Bibliografia:

  • Codice della Strada (C.d.S.), in particolare l’articolo 23 per le sanzioni relative all’affissione abusiva di pubblicità.