Rimozione abuso edilizio su area pubblica. Chi paga?

Buonasera,
sottopongo il seguente quesito.
Un’edicola costruita in forza di una concessione edilizia degli anni '80 dal 2019 è chiusa. Al concessionario è stata notificata decadenza sia della concessione di suolo pubblico sia dell’autorizzazione alla vendita di giornali.
Ora il Comune deve rimuovere il chiosco: posto che in prima battuta lo farà a suo carico, potrà poi rivalersi sul privato anche se è posto in area pubblica? E se sì, al concessionario decaduto o al proprietario ammesso che lo si ritrovi?
Grazie

Se il chiosco è stato costruito sul suolo pubblico a fronte di una concessione edilizia rilasciata negli anni ‘80, mi pare un po’ azzardato definirlo “un abuso edilizio”, a meno che per quarant’anni nessuno si sia accorto che il manufatto era difforme dalla concessione rilasciata…

Di fatto il Comune (proprietario dell’area?) negli anni '80 ha autorizzato un privato a costruire un manufatto sul suolo pubblico; la vedo dura, oggi che il Comune ha cambiato idea, rivalersi sul privato per il recupero delle spese di demolizione.

Buongiorno Marco, forse il collega intendeva che il chiosco fosse divenuto abusivo in quanto il concessionario, essendo decaduta la concessione e revocato il titolo autorizzativo (credo) per il commercio, avrebbe dovuto provvedere a rimuovere il manufatto a sue spese, cosa evidentemente non ha fatto.
Più che un chioso abusivo, si tratta quindi di un’occupazione di suolo pubblico abusiva.
In questo caso, il Comune oltre a demolire il manufatto con addebito delle spese per il mancato assolvimento, potrebbe valutare di acquisire il manufatto al patrimonio pubblico, essendo di fatto il chiosco autorizzato? Con quale procedura?