Rinnovo concessione suolo pubblico-titolare deceduto

A febbraio, dopo aver effettuato le previste verifiche (Regione Toscana) ed aver trovato il Durc non regolare, ho inviato ad un soggetto titolare di concessione per l’esercizio del commercio su aree pubbliche con posteggio la comunicazione circa la necessità di regolarizzare la propria posizione enteo il 30 giugno. La regolarizzazione non è avvenuta entro tale data ma non ho proceduto alla decadenza dell’autorizzazione in considerazione delle proroghe previste. A luglio il soggetto è deceduto; la concessione e l’autorizzazione si possono considerare ancora valide e quindi possono essere reintestate agli eredi? Grazie

A parere mio sì. Mi sono espresso più volte favorevolmente circa i casi di subingresso (mortis causa o per contratto) avvenuti prima della effettiva dichiarazione di decadenza. Se il procedimento di rinnovo non è concluso, allora il problema si sposta sul subentrante che si sostituisce al dante causa nel procedimento ancora aperto. In altre parole, si potrebbe evitare di continuare con i controlli sul dante causa (nel tuo caso per forza): la sostituzione della titolarità porta a dover controllare i requisiti soggettivi sul nuovo esercente e a quello sarà intestato il provvedimento di rinnovo a conclusione del procedimento. La norma specifica sui rinnovi ex lege non vincola la compravendita d’azienda al possesso dei requisiti e io opterei per la soluzione più favorevole agli imprenditori. Ciò che è vincolato è il rinnovo ma il rinnovo sarà rilasciato al subentrante.
Quello che ho detto, naturalmente, è al netto di eventuali vincoli legali espressi dalla varie leggi regionali in materia di subingresso. Nel tuo caso, dato che il subingresso è mortis causa, si può omettere di applicare l’art. 93, comma 3 della LR 62/18

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