Rinnovo concessioni mercati

Salve, stiamo facendo i rinnovi delle concessioni e ci si è presentato questo caso:
si tratta di un produttore agricolo che ha dato in comodato gratuito ad una parente la concessione su 2 mercati rionali, per poter fare il rinnovo occorrerebbe che la parente diventasse titolare a seguito di subingresso (cosa che non è fattibile per motivi familiari) o che il dante causa si iscrivesse alla camera di commercio (cosa che non può fare per motivi legati al fatto di essere produttore agricolo). Il dante causa mi ha chiesto se, nel caso in cui si revochi la concessione, le presenze maturate possano essere utilizzate in quegli stessi mercati per partecipare alla spunta, e, se quando faremo i bandi per l’assegnazione dei posteggi tali presenze potranno essere titoli validi per i punteggi.

Specifico che il dante causa ha dato in comodato anche i terreni agricoli e quindi non ha i requisiti per iscriversi alla cciaa. Questo è quanto mi ha detto il dante causa

Non comprendo bene. Mi pare che la fattispecie abbia dei profili di illegittimità a prescindere dal rinnovo. Il comodato gratuito non è una fattispecie che può integrare il subingresso. Occorre l’atto pubblico per il trasferimento di azienda. La “parente” è lì senza un vero subingresso. Quindi a che tutolo?
Il d.lgs. n. 228/2001 indica la necessità dell’iscrizione in CCIAA ai fini della vendita diretta.

Questo dipende dal regolamento comunale ma ci potrebbero essere gli estremi per rispondere sì. Le presenze definite dalla R 62/2018, senza ulteriori specificazioni comunali, sono “il numero delle volte che l’operatore si è presentato nel mercato, prescindendo dal fatto che vi abbia potuto o meno svolgere l’attività commerciale”.

Dovrebbe farlo chi sta vendendo i prodotti agricoli. A questo punto è probabile che il dante causa abbia perso lo status di impresa.

specifico che sono 10 anni che la parente ha il comodato gratuito dell’attività, e mi risulta che per i rinnovi il comodato si tratta come l’affitto di azienda, pertanto il dante causa o cede definitivamente l’attività all’attuale gestore, o se la vuole mantenere si iscrive alla cciaa. Spero di essermi spiegata

Sì, condivido. Se accetti il comodato allora va trattato, ai fini del rinnovo, come l’affitto. La verifica la fai sul comodante e non sul comodatario (al netto del DURC che non si verifica per le imprese agricole)