In seguito a confronto di preventivi su premio annuo è stato effettuato nel 2018 affidamento del servizio di polizza fidejussoria con il d.lgs 50/16.
Poichè da parte della Regione di riferimento si aveva indicazione di chiudere la programmazione territoriale entro 4 anni il Cig fu generato per un importo ottenuto moltiplicando il premio annuale per 4 anni (euro 3969,50 x 4 anni).
Anche se nei documenti della procedura era stata inserita l’“ipotesi scolastica” di due opzioni di rinnovo annuale alle stesse condizioni economiche del contratto originario.
Successivamente alla prima durata contrattuale (4 anni) si è proceduto, in seguito ai ritardi nell’attuazione della programmazione causa Covid, ad utilizzare le due opzioni di rinnovo annuale che si sono sostanziate in semplici prolungamenti della durata di validitò della polizza fidejussoria. alle stesse condizioni economiche del contratto originario.
Con ampliamento del valore dello smart cig originario per il valore del rinnovo (euro 3969,50)
Non c’è stata alcuna negoziazione tra le parti.
Solo una determina da parte del committente con pagamento del premio quando si sono completate le verifiche.
In occasione dell’ultimo “rinnovo” non si è riuscito ad adeguare entro il 31.12.2023 l’importo dello smart cig.
Visto quanto rappresentato sopra si chiede
- si è in presenza di un rinnovo o di una proroga contrattuale? Occorre perfezionare qualcosa sul piano documentale?
- come comportarsi sulla tracciabilità visto che non si è riuscito ad adeguare l’importo dello smart cig entro il 31.12. 2023?