Risarcimento danni lavoro: basta l’ambiente stressogeno, no al mobbing Risarcimento danni lavoro: basta l’ambiente stressogeno, no al mobbing
Risarcimento danni da stress lavorativo: basta un ambiente stressogeno, non serve mobbing
CONTENUTO
La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 31367/2025 ha segnato un importante passo avanti nella tutela dei lavoratori, stabilendo che il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile per danni alla salute derivanti da stress lavorativo, anche in assenza di comportamenti di mobbing. Questo significa che, se un ambiente di lavoro è oggettivamente lesivo, il dipendente può richiedere un risarcimento senza dover dimostrare un intento persecutorio.
La Corte ha evidenziato che le condizioni di lavoro che possono generare stress includono disfunzioni organizzative, pressioni e isolamento. Questi fattori, se non adeguatamente gestiti, possono compromettere la salute psicofisica del lavoratore, rendendo il datore di lavoro responsabile ai sensi dell’art. 2087 del Codice Civile, che impone l’obbligo di tutelare l’integrità psico-fisica dei dipendenti.
Per ottenere il risarcimento, il lavoratore deve dimostrare tre elementi fondamentali:
- L’esistenza di un contesto lavorativo dannoso.
- Un nesso causale tra il contesto e il danno subito.
- La documentazione del danno, che può includere certificazioni mediche.
Inoltre, il Decreto Legislativo 81/2008, che disciplina la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, richiede una valutazione dei rischi, compresi quelli legati allo stress. La mancata attuazione di misure preventive può configurare una responsabilità contrattuale del datore di lavoro.
CONCLUSIONI
La sentenza della Cassazione rappresenta un importante riconoscimento del diritto dei lavoratori a un ambiente di lavoro sano e sicuro. Essa amplia le possibilità di tutela per i dipendenti, rendendo più difficile per i datori di lavoro ignorare le problematiche legate allo stress lavorativo.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza sottolinea l’importanza di segnalare situazioni di stress lavorativo e di documentare eventuali danni subiti. È fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e delle responsabilità del datore di lavoro in materia di salute e sicurezza. La conoscenza delle norme e delle sentenze in materia può fornire un valido supporto in caso di contenzioso.
PAROLE CHIAVE
Risarcimento, stress lavorativo, mobbing, responsabilità del datore di lavoro, salute e sicurezza, Cassazione, ambiente di lavoro.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Codice Civile, art. 2087 - Tutela dell’integrità psico-fisica del lavoratore.
- Decreto Legislativo 81/2008 - Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro.
- Cassazione, sentenza n. 31367/2025 - Responsabilità del datore di lavoro per danni da stress lavorativo.

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