Ritiro illegittimo dell’aggiudicazione: Il Consiglio di Stato sul risarcimento - LavoriPubblici https://share.google/elu0QKsvkp9UuXNDG

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Il Diritto al Risarcimento per il Ritiro Illegittimo dell’Aggiudicazione di un Appalto Pubblico

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8609 del 5 novembre 2025, ha affrontato una questione cruciale riguardante il diritto al risarcimento per il ritiro illegittimo dell’aggiudicazione di un appalto pubblico. In questo caso, la Corte ha accolto parzialmente l’appello di un’impresa che si era vista revocare l’aggiudicazione di un appalto, riformando la decisione del TAR e stabilendo che le amministrazioni pubbliche sono tenute a risarcire il danno subito dall’aggiudicatario.

La sentenza ha stabilito che il risarcimento deve ammontare al 5% della base d’asta, oltre agli interessi e alla rivalutazione, in virtù dell’articolo 34, comma 3, del Codice del Processo Amministrativo (c.p.a.). Questo articolo prevede che, in caso di illegittimità dell’atto di ritiro dell’aggiudicazione, il soggetto danneggiato ha diritto a un risarcimento per il danno da mancato utile.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto che esistesse un nesso causale diretto tra l’illegittimo ritiro dell’aggiudicazione e il danno lamentato dall’impresa. Questo aspetto è fondamentale, poiché dimostra che non basta dimostrare l’illegittimità dell’atto, ma è necessario anche provare che tale illegittimità ha effettivamente causato un danno economico.

CONCLUSIONI

La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti degli operatori economici nel settore degli appalti pubblici. Essa chiarisce che le amministrazioni pubbliche non possono ritirare un’aggiudicazione senza giustificati motivi e che, in caso di illegittimità, sono tenute a risarcire i danni subiti dall’aggiudicatario. Questo principio non solo tutela gli interessi delle imprese, ma promuove anche la trasparenza e la correttezza nelle procedure di appalto.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza sottolinea l’importanza di seguire rigorosamente le procedure previste per l’aggiudicazione degli appalti. Un’errata gestione delle procedure può comportare non solo danni economici per le imprese, ma anche responsabilità per le amministrazioni e i funzionari coinvolti. È quindi fondamentale che i dipendenti pubblici siano adeguatamente formati e informati sulle normative vigenti in materia di appalti e risarcimenti.

PAROLE CHIAVE

Risarcimento, appalto pubblico, Consiglio di Stato, illegittimità, nesso causale, danno da mancato utile, Codice del Processo Amministrativo.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Codice del Processo Amministrativo (D.Lgs. 104/2010), art. 34, comma 3.
  • Sentenza Consiglio di Stato, Sez. VI, 5 novembre 2025, n. 8609.

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