Buongiorno, alla luce delle ultime delibere ANAC (vedi deliberazioni n. 465, 466,467,468,469) si chiede se un ente non qualificato per la procedura di gara deve nominare un proprio RUP (Responsabile Unico del progetto) oppure il RUP deve essere nominato soltanto dalla stazione qualificata per la gestione di tutte le fasi ( compresa l’aggiudicazione)?
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:
Per rispondere alla tua domanda, iniziamo con una premessa generale sul ruolo del Responsabile Unico del Procedimento (RUP) nel contesto delle procedure di appalto pubblico. Il RUP è una figura chiave nel processo di appalto, responsabile della gestione e del coordinamento di tutte le fasi dell’appalto, dalla pianificazione alla realizzazione dell’opera o del servizio. La sua nomina è prevista dalla normativa sugli appalti pubblici per garantire una gestione efficace e trasparente delle procedure di appalto.
La normativa di riferimento principale in materia di appalti pubblici è il Codice dei contratti pubblici, che è stato recentemente aggiornato dal Decreto Legislativo 50/2016 e successivamente modificato, tra gli altri, dal Nuovo codice degli appalti (dlgs 36/2023).
Secondo il Codice dei contratti pubblici, ogni stazione appaltante è tenuta a nominare un RUP per ogni procedura di appalto. Questo vale sia per le stazioni appaltanti qualificate (ad esempio, quelle che hanno specifiche competenze o sono designate come tali per determinate categorie di appalti) sia per quelle non qualificate.
Le delibere ANAC menzionate (n. 465, 466, 467, 468, 469) forniscono ulteriori chiarimenti e indicazioni sull’applicazione delle norme, comprese quelle relative alla nomina del RUP. Tuttavia, la prassi consolidata e la normativa tendono a sottolineare l’importanza della figura del RUP in tutte le fasi dell’appalto, indipendentemente dalla qualificazione della stazione appaltante.
Esempio concreto: Se un Comune (ente non qualificato) decide di avviare una procedura di appalto per la realizzazione di un’opera pubblica, dovrà nominare un RUP che si occuperà di gestire tutte le fasi dell’appalto, dalla progettazione all’aggiudicazione e alla realizzazione dell’opera.
Conclusione sintetica: Sulla base delle normative vigenti e delle delibere ANAC, anche un ente non qualificato deve nominare un proprio RUP per la gestione delle procedure di appalto. La nomina del RUP è un requisito fondamentale per garantire la corretta gestione dell’intero processo di appalto, indipendentemente dalla qualificazione della stazione appaltante.
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Bibliografia e link utili:
- Codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo 50/2016 e successive modifiche): Normattiva
- Nuovo codice degli appalti (dlgs 36/2023): Normattiva
- Delibere ANAC: Sito ANAC