Sanatoria e ordinanza di demolizione: il Consiglio di Stato chiarisce il rapporto - LavoriPubblici Sanatoria e ordinanza di demolizione: il Consiglio di Stato chiarisce il rapporto - LavoriPubblici
Sanatoria Edilizia e Ordinanza di Demolizione: Chiarimenti dal Consiglio di Stato
CONTENUTO
Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5699 del 2 luglio 2025, ha fornito importanti chiarimenti riguardo al rapporto tra sanatoria edilizia (o condono) e ordinanza di demolizione. La Corte ha stabilito che la semplice pendenza di una domanda di condono non consente l’esecuzione di nuove opere su un immobile e non sospende l’efficacia di un’ordinanza di demolizione emessa per interventi abusivi già realizzati.
Questa decisione si basa sul principio del cumulo giuridico, che implica una valutazione unitaria dell’intervento edilizio nel suo complesso, anche quando è in corso una procedura di sanatoria. Pertanto, l’Amministrazione ha la facoltà di procedere alla demolizione degli abusi senza dover attendere la conclusione della procedura di condono. In altre parole, la mera istanza di sanatoria non ha il potere di bloccare le azioni di ripristino della legalità da parte dell’Amministrazione.
In aggiunta, la sentenza n. 5622 del 2025 ha escluso il silenzio-assenso nel caso di infedele rappresentazione dei fatti nella domanda di sanatoria. Questo significa che se la richiesta di condono presenta informazioni false o incomplete, l’Amministrazione non è obbligata a tacere e può procedere con le sue azioni.
Le norme di riferimento per queste decisioni sono principalmente contenute nel DPR n. 380/2001, noto come Testo Unico dell’Edilizia, in particolare l’articolo 27, che disciplina i poteri dell’Amministrazione in materia di abusi edilizi e le disposizioni relative al condono.
CONCLUSIONI
La sentenza del Consiglio di Stato chiarisce in modo inequivocabile che la pendenza di una domanda di condono non offre alcuna protezione agli abusi edilizi già accertati. Le Amministrazioni pubbliche possono e devono agire per ripristinare la legalità, procedendo con le demolizioni necessarie, indipendentemente dallo stato della domanda di sanatoria.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere che la gestione delle pratiche edilizie deve sempre rispettare i principi di legalità e trasparenza. La conoscenza delle normative vigenti e delle recenti pronunce giurisprudenziali è essenziale per evitare errori nell’applicazione delle norme e per garantire un corretto esercizio dei poteri amministrativi. Inoltre, è importante prestare attenzione alla veridicità delle informazioni fornite nelle domande di condono, poiché eventuali irregolarità possono comportare responsabilità sia per i richiedenti che per gli operatori pubblici coinvolti.
PAROLE CHIAVE
Sanatoria edilizia, ordinanza di demolizione, Consiglio di Stato, cumulo giuridico, DPR n. 380/2001, Testo Unico Edilizia, silenzio-assenso, abusi edilizi.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- DPR n. 380/2001 - Testo Unico dell’Edilizia.
- Sentenza Consiglio di Stato n. 5699/2025.
- Sentenza Consiglio di Stato n. 5622/2025.
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