Sanatoria paesaggistica e superficie utile: interviene il Consiglio di Stato - LavoriPubblici

La Sanatoria Paesaggistica per Abusi Edilizi: Chiarimenti dal Consiglio di Stato

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 2269/2025, ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla procedura di sanatoria paesaggistica per abusi edilizi che comportano un aumento della superficie utile. Questa sentenza si inserisce nel contesto normativo dell’art. 36-bis del D.P.R. 380/2001, introdotto dal D.L. 69/2024, che ha modificato le modalità di accertamento della compatibilità paesaggistica.

L’art. 36-bis consente, infatti, di richiedere una sanatoria anche per opere che aumentano la superficie utile, a condizione che venga acquisito un parere vincolante della Soprintendenza. Questo rappresenta un passo significativo verso la semplificazione delle procedure, rispetto a quanto previsto dall’art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che richiedeva una serie di passaggi più complessi e onerosi.

È importante sottolineare che, nonostante la possibilità di sanatoria, il pagamento di una sanzione resta obbligatorio. Questo aspetto è fondamentale, poiché evidenzia che la sanatoria non esonera il trasgressore dalle responsabilità economiche legate all’abuso edilizio.

La sentenza del Consiglio di Stato, quindi, non solo conferma l’applicabilità dell’art. 36-bis, ma chiarisce anche che la semplificazione delle procedure non implica una diminuzione delle responsabilità per chi ha realizzato abusi edilizi.

CONCLUSIONI

In sintesi, la sentenza n. 2269/2025 del Consiglio di Stato rappresenta un’importante evoluzione nella gestione delle sanatorie paesaggistiche. La possibilità di accertare la compatibilità paesaggistica per opere che aumentano la superficie utile, previa autorizzazione della Soprintendenza, offre una via più snella per regolarizzare situazioni di abuso edilizio. Tuttavia, il pagamento della sanzione rimane un obbligo imprescindibile.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di questa normativa. La conoscenza delle procedure di sanatoria e delle responsabilità connesse agli abusi edilizi è cruciale per garantire una corretta applicazione delle leggi e per evitare problematiche legali. Inoltre, la capacità di interpretare e applicare le norme in modo efficace è un aspetto chiave per chi aspira a ruoli nella pubblica amministrazione.

PAROLE CHIAVE

Sanatoria paesaggistica, abusi edilizi, Consiglio di Stato, D.P.R. 380/2001, D.L. 69/2024, superficie utile, Soprintendenza, sanzione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
  2. D.L. 20 giugno 2024, n. 69 - Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.
  3. Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42.
  4. Sentenza Consiglio di Stato n. 2269/2025.

immagine

Nota: Le sintesi fornite sono generate automaticamente grazie a Perplexity(analisi delle notizie più pertinenti) e ChatGPT modificato da Omniavis. Puoi chiedere il parere di un esperto umano qui nel forum o continuare la conversazione sulla nostra piattaforma: https://espertorisponde.omniavis.it/. Per una consulenza specifica da parte del team Omniavis inviaci una email a info@omniavis.it.Per un feedback sulla qualità della sintesi invia una email a Marco Scarselli