Sanzione per apertura magazzino/deposito

Buongiorno,
siamo in Lombardia e come Comune abbiamo vietato “l’attività di deposito” di un’impresa edile.
A scia pervenuta è stata bloccata dall’Ufficio Tecnico (PGT) in quanto, in modo molto stringente, chiede che le aziende abbiano sede operativa sul territorio del Comune.
Sembra che nei pressi del magazzino ad oggi ci sia del movimento ed è stata installata un’insegna…
Il PGT e il Regolamento edilizio non danno appigli sanzionatori… per cui chiedo agli esperti se a fronte del divieto del deposito ci siano effettivamente delle normative che permettano alla Polizia Locale di non effettuare sopralluoghi illegittimi.
Grazie per il supporto…

Sarebbe opportuno riformulare il quesito in modo più chiaro…

Il vostro PGT vieta l’attività di deposito di un’impresa edile in quanto non ha la sede operativa nel territorio del Comune? E’ così?

Se è così – senza entrare nel merito e nella singolarità di quella norma – direi che chi si occupa di urbanistica/edilizia dovrebbe ben sapere che:

  • l’inosservanza delle norme e delle prescrizioni previste dai regolamenti edilizi e dagli strumenti urbanistici comunali è punita in linea generale ai sensi dell’art. 44/1° comma, lett. a) del DPR 380/01.
  • se vi è stato un mutamento di destinazione d’uso in difformità dalle vigenti previsioni urbanistiche comunali, in Lombardia abbiamo l’art. 53 della L.R. 12/2005.

Ringrazio per la solerte risposta.

La questione dei magazzini e dei depositi in Lombardia (e nel mio Comune) mi lascia sempre perplessa poichè non trovo la normativa che ne dia l’obbligatorietà della segnalazione…chiedo eventualmente a chi potesse aiutarmi in ciò. Faccio presentare la segnalazione in virtù del PGT che rischia di essere in contrasto con varie applicabilità, è anche vero però che io non sono competente nella materia strettamente tecnica.

La realizzazione di depositi di materiali o merci non è un’attività edilizia libera; è addirittura qualificata come “nuova costruzione” soggetta a permesso di costruire nel caso in cui comporti l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato (art. 3, lett. e.7, DPR 380/01). Poi c’è ovviamente la questione della compatibilità urbanistica e quindi del rispetto delle norme del PGT e/o di altri strumenti urbanistici.

In Lombardia, infine, non ci facciamo mancare niente e abbiamo anche l’obbligo di Scia previsto dall’art. 6 della L.R. 11/2014.

Ma non mi dilungo ulteriormente perché sul punto avevi già postato i medesimi dubbi e ti era già stato risposto, vedi ad esempio questa discussione:

Hai provato ad approfondire l’argomento sulla base degli spunti che ti sono stati dati e a studiare un po’ la materia?