Buongiorno,
una società con legale rappresentante di nazionalità inglese e residente a Londra, già iscritta al Registro delle Imprese competente per la sede legale, ha ultimato l’acquisto dei punti vendita di altra (grande) società italiana, trovandosi ora a dover effettuare le comunicazioni di subingresso.
La società attualmente ha il solo amministratore unico, cittadino inglese residente in UK e domiciliato per la carica presso la sede legale, sprovvisto però di permesso di soggiorno perchè non intende trasferirsi in italia, e deve ancora nominare uno o più procuratori.
Ho verificato che per i cittadini extracomunitari che intendano aprire, modificare o cessare un’attività di lavoro autonomo o inoltrare una pratica nel Registro Imprese come titolari di impresa individuale, soci di società di persone, amministratori di società di capitali, legali rappresentanti di società straniere, o che assumono una carica amministrativa all’interno di una società, ma che decidano però di rimanere all’estero (e quindi non hanno permesso di soggiorno), deve sussistere la c.d. condizione di reciprocità (parità di trattamento per i cittadini italiani in quello stesso paese); tale verifica deve essere fatta dal notaio, in occasione della costituzione della società; dalla CCIAA per l’iscrizione come amministratore, e in generale dall’ente che riceve l’istanza.
Sul sito del Ministero degli Esteri, si legge che, in caso di taluni investimenti fatti in Italia da cittadini stranieri (tra cui acquisizione di imprese esistenti), l’accertamento della condizione di reciprocità non va effettuato per i cittadini di quei Paesi con i quali l’Italia ha concluso Accordi bilaterali in materia di promozione e protezione degli investimenti: il Regno Unito figura nell’elenco di tali paesi.
Tutto ciò premesso, e considerando che davanti ad un notaio italiano è stata costituita la società, e la competente CCIAA ha iscritto il soggetto come amministratore, vorrei sapere se, a vostro avviso, non ci sono problemi sulla presentazione della comunicazione di subingresso da parte della società rappresentata come descritto da un cittadino extracomunitario senza permesso di soggiorno.
Da notare che il Sistema Telematico di Accettazione Regionale (Toscana) chiede obbligatoriamente l’inserimento dei dati del permesso di soggiorno quando si valorizza la cittadinanza extra UE. Non ho capito bene se è il sistema che semplicemente non tiene conto di quanto sopra esposto, o se è la mia stessa ricostruzione a non essere corretta. Avete esperienze per casi simili?
Grazie, un cordiale saluto.