Scia lavanderie

scusate la mia ignoranza ma chiedo perchè ho poco tempo di informarmi ma prometto che studio.
sulla scia per apertura lavanderia… esiste ancora? a chi si deve mandare?

Sì, art. 79 D.Lgs. 26/03/2010, n. 59

La pratica va presentata al SUAP che la trasmette all’ufficio Ambiente e tecnico del Comune ed ad ATS; anche ad ARPA se del caso (se emissioni o scarichi idrici produttivi, AUA), all’ATO se lavanderia ad acqua a gettoni (scarichi assimilabili)

non essendoci una legge regionale (piemonte) o non la trovo con il lanternino sui requisiti igienico-sanitari a parte quelli che potrebbe aver scritto il regolamento di igiene Comunale, non saprei se cestinarlo dal sito del mio ente o no, se intervengono emissioni o scarichi ne capisco il senso, tintolavanderie non ne arrivano da quando le industrie insalubri vanno in scia e non passano più per ASL dalla mia ottica.
grazie mille della risposta, il confronto mi porta sempre nuovi dubbi …

si applica la SCIA ex Legge 84/2006 e i relativi requisiti professionali.
Se è a secco ci sarà il problema delle emissioni nella forma dell’autorizzazione a carattere generale (dentroo fuori l’AUA). Per gli scarichi ha già detto Alberto

La tabella A allegata al D.lgs 222/2016 al punto 94 indica gli adempimenti per questa attivita’.

grazie mille a tutti.
nella pratica, prendila dal mio punto di vista che è ASL, cittadino chiama indirizzo al SUAP mostro la scia da presentare in base alla quantità di biancheria, se ha scarichi ecc…
premesso che siamo in un posto sperduto e piccolo, ci aiutiamo di solito…
guardo nel mio sito ASL vedo che è rimasto per sbaglio il parere preventivo sulle tintolavanderie che provvedo a eliminare appena ho le mani sul sito.
mettiamo che lunedì compila la scia e la presenta. SUAP manda ad ASL la scia.

la trito, non esiste un controllo asl sulle tintolavanderie, se non in altre procedure attivate da altri, mai attivata, mai fatta, mai rendicontata.
o forse non devo tritarla ma devo inserirla come come è effettivamente per estetisti e parrucchieri?

Sul portale di Impresainungiorno nelle pratiche di tintolavanderia vengono indicati come enti di competenza il Comune ed ARPA e nelle scelte eventuali i VVFF. ATS no, è strano, in quanto dovrebbe essere l’ente preposto per i controlli igienico sanitari e di salute e sicurezza dei lavori, come riportato anche dall’art. 7 comma 3 del Regolamento Regionale 1 febbraio 2018, n. 5 (Regolamento regionale per l’esercizio dell’attività di tintolavanderia)…