Scia per somminstrazione

Sono Rappresentante legale di una ASD regolarmente iscritta al C.S.I. Ente riconosciuto dal Ministero degli Interni. Giorno 03/07/2023 ho presentato una SCIA per somministrazione.Il giorno 07/07/2023 il SUAP dichiatava l’improcedibilità per motivazioni di inconguita di alcuni dati e per mancanza di agibilità, la stessa è stata presentata con un attestato del 2002 (probabilmente andava aggioirnata) Il giorno Il 13/07/2023 il mio Tecnico erroneamente, anzichè presentare una nuova SCIA ha risposto con integrazioni della pratica, pertanto la stessa non è stata neanche valutata dal SUAP. Giorno 27/07/2023 a seguito di sopralluogo da parte della Comandante dei Vigili, mi è stato redatto d’ufficio un Verbale per somministrazione senza SCIA.Giorno 29/07/2023 mi e stato noitificato la sospensione dell’attività.Come posso difendermi? Grazie

Formalmente è stata esercitata attività in assenza di titolo abilitativo, pertanto abusiva, qualora fosse stata già dichiarata l’improcedibilità e l’invalidità della SCIA con esplicita richiesta di trasmettere nuova SCIA se la precedente non fosse sanabile, come indicato nel quesito.
La responsabilità di ciò chiaramente ricade sul legale rappresentante, dovendo questi verificare, carte alla mano, di essere titolato all’esercizio dell’attività.

A meno che non sia possibile provare l’erronea interpretazione da parte dell’ufficio comunale competente, ristabilendo il valore originale della SCIA, al massimo è possibile chiedere il minimo edittale della sanzione, eventualmente tentando di rivalersi sul tecnico (Circostanza che in genere non ha risultato in questo tipo di casistica).

Non essendo specificata la fattispecie di attività di somministrazione esercitata, a prescindere da quali dati fossero errati nella suddetta SCIA; resta inteso che deve essere rispettato qualsiasi ulteriore requisito disposto dalla normativa vigente per l’esercizio dell’attività.