SCIA - Richiesta di conformazione

Buongiorno, durante i controlli su una SCIA emerge l’assenza di un requisito. Viene fatto un invito alla conformazione assegnando un termine di 30gg. Nei 30 gg. l’impresa integra la SCIA ma l’istruttoria sull’integrazione della SCIA fa rilevare una nuova irregolarità. Parte un nuovo invito alla conformazione entro 30 gg. La domanda è: il meccanismo può continuare avanti con plurimi inviti alla conformazione a fronte di plurimi riscontri dell’utente che non risultano tuttavia di volta in volta conformi alla normativa vigente, oppure, dopo la prima richiesta di conformazione, se l’integrazione della SCIA o presentazione di ulteriori requisiti da parte dell’utente non sono comunque conformi alla normativa, si deve concludere il procedimento e inibire la prosecuzione dell’attività?
Grazie a tutti,
Cristina

la seconda che hai detto. La norma è scritta nel senso che la PA dà una possibilità di conformazione entro il termine di 30 o più giorni. Se il privato non adempie:

… In difetto di adozione delle misure da parte del privato, decorso il suddetto termine, l’attività si intende vietata…

L’attività è vietata ex lege.

Entrare in un loop infinito significa permettere l’esercizio dell’attività in difetto delle necessarie condizioni previste dalla legge

Vedi: Scia e interruzione termini - n°2 da mario.maccantelli

Grazie per il parere. I miei dubbi quindi erano fondati.
Per caso, è a conoscenza di pronunce giurisprudenziali in tal senso?
Mi sarebbero molto utili per motivare i miei provvedimenti di inibizione.
Grazie per l’attenzione e tempestività.
Cristina

Sul punto specifico non ho sentenze da citare. Tieni conto che il dichiarante ha sempre la possibilità di presentare nuova SCIA dichiarando presupposti diversi da quelli che sono stati giudicati non conformi dalla PA competente. Questo anche un secondo dopo aver ricevuto un provvedimento definitivo di divieto prosecuzione attività