Se il reato connesso diventa procedibile a querela, anche gli atti persecutori tornano procedibili a querela

La Procedibilità degli Atti Persecutori: Riflessioni sulla Sentenza della Corte Costituzionale

CONTENUTO

La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 123 del 2025 ha suscitato un ampio dibattito riguardo alla procedibilità degli atti persecutori, comunemente noti come stalking. La Corte ha dichiarato incostituzionale la norma che prevedeva la procedibilità d’ufficio degli atti persecutori quando connessi a un delitto procedibile d’ufficio, come ad esempio il danneggiamento di beni esposti alla pubblica fede. Questa decisione ha importanti implicazioni per la disciplina degli atti persecutori, stabilendo che, in caso di connessione con un reato perseguibile solo a querela, anche lo stalking deve seguire le stesse regole di procedibilità.

L’articolo 612-bis del codice penale italiano definisce gli atti persecutori e stabilisce le relative sanzioni. La Corte ha chiarito che, se il reato connesso diventa perseguibile solo a querela, anche gli atti persecutori tornano a essere perseguibili esclusivamente a querela. Questo significa che la vittima di stalking non potrà più vedere il proprio caso perseguito d’ufficio, ma dovrà necessariamente presentare una querela per avviare il procedimento penale.

Questa modifica si inserisce nel contesto della riforma Cartabia, che ha introdotto significative novità nel sistema penale italiano, mirando a una maggiore efficienza e a una riduzione del carico giudiziario. Tuttavia, la decisione della Corte ha sollevato interrogativi sulla protezione delle vittime di stalking, che potrebbero trovarsi in una posizione di maggiore vulnerabilità.

CONCLUSIONI

La sentenza n. 123 del 2025 della Corte Costituzionale rappresenta un punto di svolta nella disciplina degli atti persecutori. La connessione tra la procedibilità dei reati e quella degli atti persecutori implica che le vittime di stalking potrebbero dover affrontare ulteriori ostacoli per ottenere giustizia. È fondamentale che le istituzioni e gli operatori del diritto siano consapevoli di queste modifiche e delle loro conseguenze.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è essenziale comprendere le implicazioni di questa sentenza, soprattutto per coloro che operano nel settore della giustizia e della sicurezza. La necessità di una querela per procedere in caso di stalking potrebbe influenzare le modalità di intervento e supporto alle vittime. È cruciale che i professionisti del settore siano formati per gestire queste situazioni e fornire le informazioni necessarie alle vittime.

PAROLE CHIAVE

Stalking, atti persecutori, procedibilità, querela, Corte Costituzionale, riforma Cartabia, diritto penale.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Codice Penale Italiano, Art. 612-bis (atti persecutori)
  • Corte Costituzionale, Sentenza n. 123/2025

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