Se non vi è preventiva comunicazione e non vi è un “comune gradimento”, non vi è l’obbligo dell’ente di rimborsare le spese legali

Rimborsi delle Spese Legali per i Dipendenti Pubblici: La Necessità di un Accordo Preventivo

CONTENUTO

La questione del rimborso delle spese legali sostenute dai dipendenti pubblici è di grande rilevanza, soprattutto in un contesto in cui la gestione delle risorse pubbliche deve essere effettuata con la massima attenzione e trasparenza. Recentemente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15279/2025, ha chiarito un principio fondamentale: l’ente pubblico non è obbligato a rimborsare le spese legali se non vi è stata una preventiva comunicazione e un “comune gradimento” sulla scelta dell’avvocato.

Questa decisione si basa sull’esigenza di garantire un controllo preventivo della spesa da parte dell’amministrazione, evitando che i dipendenti possano sostenere costi senza un accordo chiaro e condiviso. In altre parole, il dipendente che decide di avvalersi di un legale deve prima informare l’ente e ottenere il consenso per la scelta del professionista, altrimenti non potrà richiedere il rimborso delle spese legali.

In aggiunta, l’art. 28 del CCNL 14 settembre 2000 per i dipendenti delle Regioni e Autonomie Locali stabilisce che il rimborso delle spese legali deve rispettare specifiche condizioni contrattuali, che implicano un accordo preventivo tra il dipendente e l’amministrazione. La giurisprudenza amministrativa ha confermato che, in assenza di regolamentazioni o intese esplicite, l’obbligo di rimborso non sussiste.

CONCLUSIONI

In sintesi, la regola consolidata è chiara: non è previsto alcun rimborso delle spese legali senza una preventiva comunicazione e un accordo tra l’ente e il difensore scelto dal dipendente. Questo principio non solo tutela l’ente pubblico da spese impreviste, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere l’importanza di seguire le procedure corrette quando si tratta di spese legali. Prima di intraprendere qualsiasi azione legale, è consigliabile consultare l’amministrazione di appartenenza per ottenere le necessarie autorizzazioni e garantire così il diritto al rimborso. Ignorare questa prassi potrebbe comportare la perdita di un diritto economico legittimo.

PAROLE CHIAVE

Rimborso spese legali, dipendenti pubblici, Corte di Cassazione, accordo preventivo, CCNL, amministrazione pubblica.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Ordinanza n. 15279/2025 della Corte di Cassazione.
  2. Art. 28 del CCNL 14 settembre 2000 per i dipendenti delle Regioni e Autonomie Locali.
  3. Giurisprudenza amministrativa in materia di rimborso spese legali.

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