Selezioni verticali per dipendenti interni: illogico chiedere di allegare alle domande documenti a comprova - Le Autonomie https://share.google/lgVXEApN7XxG1u0NB

Selezioni verticali per dipendenti interni: illogico chiedere di allegare alle domande documenti a comprova - Le Autonomie Selezioni verticali per dipendenti interni: illogico chiedere di allegare alle domande documenti a comprova - Le Autonomie

La Richiesta di Documentazione nelle Selezioni Verticali: Un Ostacolo alla Semplificazione Amministrativa

CONTENUTO

La questione della richiesta di documentazione a comprova dei requisiti nelle selezioni verticali per dipendenti pubblici interni è stata recentemente affrontata dalla Corte dei conti, Sezione Regionale Emilia-Romagna, con la sentenza n. 12 del 14 febbraio 2023. La Corte ha sottolineato come tale prassi risulti illogica e contraria al principio di semplificazione amministrativa, evidenziando che il personale già in servizio è già in possesso delle informazioni necessarie per la valutazione dei requisiti.

In particolare, l’articolo 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001 stabilisce che le procedure di selezione devono essere snelle e trasparenti, evitando richieste superflue. Questo principio è fondamentale per garantire un accesso equo e rapido alle opportunità di carriera all’interno della pubblica amministrazione. La Corte ha quindi affermato che richiedere documentazione già in possesso dell’ente non solo è superfluo, ma può anche costituire un onere ingiustificato per i candidati.

La sentenza ha messo in luce come la richiesta di documenti possa comportare un rallentamento delle procedure e una maggiore complessità burocratica, elementi che vanno contro gli obiettivi di efficienza e semplificazione che la pubblica amministrazione dovrebbe perseguire. La Corte ha invitato gli enti pubblici a rivedere le loro prassi, affinché si possa garantire un processo di selezione più snello e meno gravoso per i dipendenti.

CONCLUSIONI

In sintesi, la Corte dei conti ha chiarito che la richiesta di documentazione a comprova dei requisiti nelle selezioni verticali per dipendenti interni è da considerarsi illegittima. Gli enti pubblici devono evitare di imporre oneri aggiuntivi ai candidati, in quanto le informazioni necessarie sono già in loro possesso. È fondamentale che le procedure di selezione siano conformi ai principi di semplificazione e trasparenza, come stabilito dalla normativa vigente.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, questa sentenza rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore equità e trasparenza nelle procedure di selezione. Essi possono ora attendersi che le loro candidature siano valutate senza oneri burocratici superflui, facilitando così l’accesso a opportunità di carriera all’interno della pubblica amministrazione. È essenziale che i dipendenti siano informati dei propri diritti e delle normative vigenti, affinché possano tutelare i propri interessi in caso di richieste inadeguate da parte degli enti.

PAROLE CHIAVE

Selezioni verticali, semplificazione amministrativa, Corte dei conti, D.Lgs. n. 165/2001, documentazione, dipendenti pubblici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  • D.Lgs. n. 165/2001, art. 35, comma 3
  • Corte dei conti, Sez. Reg. Emilia-Romagna, sentenza n. 12 del 14/02/2023

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Ciò vale pure quando si chiedesse un’autocertificazione. Ancora più illogico volere poi che sia convalidata dal capo