Self cleaning e grave illecito professionale: il Consiglio di Stato chiarisce quando scatta l’esclusione - LavoriPubblici

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L’ESCLUSIONE PER GRAVI ILLECITI PROFESSIONALI NELLE GARE PUBBLICHE: CHIARIMENTI DEL CONSIGLIO DI STATO

CONTENUTO

La sentenza n. 6882/2025 del Consiglio di Stato ha fornito importanti chiarimenti riguardo all’esclusione di operatori economici dalle gare pubbliche per gravi illeciti professionali, in conformità con quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 36/2023. Secondo la pronuncia, l’esclusione non può avvenire in modo automatico, ma deve essere supportata da riscontri oggettivi e proporzionati che dimostrino la compromissione dell’integrità e dell’affidabilità dell’operatore.

In particolare, il Consiglio di Stato ha sottolineato che non è sufficiente fare riferimento a notizie giornalistiche o a reati di lieve entità per giustificare un’esclusione. Inoltre, non è prevista una forma di “self cleaning” automatico, ovvero la possibilità di riabilitarsi senza prove concrete di rientro nella legalità. È necessario che le penali inflitte superino l’1% del valore contrattuale per giustificare l’obbligo di dichiarazione e l’eventuale esclusione.

L’articolo 98, comma 3, lettera h) del Codice dei Contratti (D.P.R. 380/2001) estende la definizione di illecito grave ai reati urbanistici, rendendo così più ampio il campo di applicazione per le gare di ingegneria e architettura. Infine, la regolarità contributiva, come stabilito dall’articolo 94, comma 6 del D.Lgs. 36/2023, comporta un’esclusione automatica senza possibilità di sanatoria post-offerta, evidenziando l’importanza della compliance fiscale e previdenziale per gli operatori economici.

CONCLUSIONI

La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un importante passo verso una maggiore chiarezza e giustizia nelle procedure di esclusione delle gare pubbliche. Essa stabilisce che l’esclusione deve essere basata su prove concrete e non su presunzioni o notizie infondate. Questo approccio mira a garantire un equilibrio tra la necessità di tutelare l’integrità delle gare pubbliche e il diritto degli operatori economici a una valutazione equa.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di questa sentenza. Essa sottolinea l’importanza di una corretta valutazione delle offerte e dei soggetti partecipanti alle gare, evitando esclusioni ingiustificate. Inoltre, i concorsisti devono essere consapevoli che la regolarità contributiva è un requisito imprescindibile e che eventuali illeciti devono essere documentati in modo chiaro e oggettivo.

PAROLE CHIAVE

Esclusione, illeciti professionali, Consiglio di Stato, D.Lgs. 36/2023, regolarità contributiva, gare pubbliche, reati urbanistici.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.Lgs. 36/2023 - Codice dei Contratti Pubblici.
  2. D.P.R. 380/2001 - Testo Unico dell’Edilizia.
  3. Articolo 98, comma 3, lettera h) del D.P.R. 380/2001.
  4. Articolo 94, comma 6 del D.Lgs. 36/2023.
  5. Sentenza n. 6882/2025 del Consiglio di Stato.

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