Serata Tatuaggi in salone parrucchiere

Buongiorno a tutti.
Regione Piemonte. Come Ufficio Commercio veniamo a conoscenza per tramite del social network che nelle prossime settimane avrà luogo presso il salone di acconciature (privo di attività di estetista) una serata di tatuaggi, in cui due artisti - si presume dotati di qualifica regionale di tatuatori - eseguiranno appunto tatuaggi.

Ammesso che leggo spesso che nella vicina Lombardia queste serate abbiano luogo (ho letto addirittura di serate “aperitivi” in location eventi dove vengono eseguiti tatuaggi in eventi, mi chiedo se tale attività in Regione Piemonte siano ammissibili, tenuto conto appunto che i localo e l’attività ivi esercitata è quella di parrucchiere, e che pertanto non si possa presumere nè un affitto di cabina (valido solo da estetista ad estetista) nè un’attività professionale libera, dato che a fatturare (?) saranno i tatuatori medesimi e non il salone di barberia, che non può fatturare tali attività mancando di relativo codice ateco.

Mi sfugge qualcosa?

Grazie

Nella mia Toscana, ad esempio, vige la seguente disposizione:

1. In occasioni di manifestazioni pubbliche di carattere temporaneo, nella segnalazione certificata di inizio attività di cui all’articolo 7 della legge è attestata la presenza dei seguenti requisiti:

a) predisposizione di apposite aree attrezzate per l’esercizio in via esclusiva delle attività autorizzate, anche in forma promiscua, con le seguenti caratteristiche:

1) separazione e delimitazione mediante pareti facilmente lavabili e disinfettabili;

2) presenza di contenitori appositi per rifiuti speciali da smaltire ai sensi degli articoli 29, comma 2 e 57.

b) presenza di servizi igienici e spogliatoi per gli operatori.

2. L’Azienda USL verifica l’idoneità del luogo allo svolgimento della manifestazione pubblica.


Diciamo che la Regione ha preso atto della realtà e ha previsto una SCIA ad hoc che, da un lato, responsabilizzi gli esercenti temporanei e, dall’altro, permetta alle PA competenti di intervenire se necessario.


Nel panorama normativo piemontese non vedo disposizioni del genere (controlla). Alla luce di questo, si può andare su criteri di ragionevolezza. Se l’evento è aperto al pubblico, nel senso che una persona che passa di lì può sottoporsi al tatoo, allora occorre che siano rispettati tutti i crismi per il normale esercizio: requisito professionale, idoneità delle attrezzature, ecc.

Se le dimostrazioni sono su “cavie” predefinite, allora il discorso potrebbe cambiare dato che si tratterebbe di esibizione.

Io, nel primo caso, tenterei l’applicazione di qualcosa che assomiglia alle indicazioni della Toscana. Se non una SCIA, almeno una comunicazione preventiva con indicazione dei soggetti operanti e del loro requisito professionale nonché della idoneità ambientale in generale.

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