Servizio di "mensa contrattuale" effettuato da ristorante

Un ristoratore mi chiede che passi deve fare per attivare il servizio di mensa a favore dei dipendenti di una ditta. Sa che deve stipulare uno specifico accordo contrattuale in cui, mi dice, saranno indicati i nominativi dei dipendenti che fruiranno del servizio. Volevo conferma della necessità di presentazione della scia al suap per l’apertura dell’attività di mensa (con notifica sanitaria) e di aggiunta del codice ateco 56.29.10 in camera di commercio, quale attività secondaria. Oppure mi sono persa qualche deroga? Non vorrei fargli presentare una pratica non prevista… Grazie

Ai fini di dare certezza alla cosa e on passare da quello che elude la normativa Covid, è bene poter opporre, ad un eventuale controllo, un accordo/contratto sottoscritto dallo stesso esercente e un preciso datore di lavoro affinché i relativi lavoratori subordinati (esclusivamente loro) possano recarsi lì per il servizio mensa durante la giornata lavorativa. A parere mio non importa che siano citati i nomi dei dipendenti, basta che siano identificabili come lavoratori della ditta contrattualizzata. Tuttavia, dato che la questione è stata affrontata livello di prassi (che allego), è consigliabile, a margine del contratto allegare la lista dei lavoratori ammissibili.

Sulla SCIA di mensa si può soprassedere dato che si tratta di indicare gli stessi requisiti già dichiarati. In base la principio dell’ ONCE ONLY di derivazione europea, e come indicato alla rubrica del punto 3.1 della tabella del d.lgs. n. 222/2016, le ALTRE attività di somministrazione sono sottoposte a regime abilitativo se NON accessorie ad altra attività principale. Anche da un punto di vista igienico sanitario l’attività è sempre quella e quindi non ha senso presentare notifica ex Reg. CE 852/04 (qua è rilevante l’attività sostanziale)

Allego una nota esplicativa:
circolare_20210121_MinInt_mensa_ristorante.pdf (572,5 KB)