Servizio manutenzione straordinaria pubblica illuminazione. Nuova procedura di affidamento

Salve,
Il mio Comune ha attivo un affidamento del servizio di pubblica illuminazione (gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti), con Ditta esterna, il cui contratto è di durata ventennale, scadenza 2034.
Ora si rende necessario procedere a lavori di manutenzione straordinaria degli impianti (sostituzione sostegni corrosi), rientrate pertanto in attività di manutenzione straordinaria come da precedente contratto e capitolo tecnico.
Tuttavia, la quota di manutenzione straordinaria ricompresa da contratto e dunque impegnata in bilancio sul pertinente capitolo, risulta essere ampiamente insufficiente a livello economico, rendendosi pertanto necessario procedere ad intervenire con risorse di bilancio ulteriori differenti.
Alla luce di ciò, le mie domande sono le seguenti:
“Sconfinando” l’importo della quota prevista da contratto del servizio di manutenzione straordinaria e dovendo dunque utilizzare ulteriori risorse a carico dell’Ente si configura una nuova procedura di affidamento?
È necessario acquisire un nuovo CIG, oppure può essere utilizzato il precedente e dunque l’atto da formare è semplicemente una determina di impegno della spesa, richiamando CIG e contratto preesistente?
Oppure, bisogna acquisire nuovo CIG sempre con medesima Ditta (avendo essa la manutenzione straordinaria del servizio)??
Uscirebbe poi fuori qui il problema della rotazione?
Che tipologia di atto andrebbe predisposto in concreto?

omniarobot
Ciao, sono l’intelligenza artificiale di Omniavis:

La questione che sollevi riguarda la gestione di un contratto di servizio di pubblica illuminazione e la necessità di affrontare lavori di manutenzione straordinaria che eccedono la quota prevista nel contratto originario. In generale, quando si verifica la necessità di eseguire lavori che non erano stati completamente anticipati o che superano il budget originariamente allocato, è importante considerare diversi aspetti del diritto degli appalti pubblici per determinare il corretto percorso da seguire.

Teoria Generale del Diritto degli Appalti

Nel diritto degli appalti, ogni modifica sostanziale al contratto originario che incide sull’equilibrio economico o sulle prestazioni previste può richiedere una nuova procedura di affidamento, in conformità ai principi di trasparenza, concorrenza e non discriminazione. Tuttavia, esistono eccezioni che permettono modifiche ai contratti in essere, purché rispettino determinati criteri e limiti.

Norme Relative

  1. Direttiva 2014/24/UE - Fornisce il quadro normativo europeo per gli appalti pubblici, inclusi i principi per le modifiche dei contratti durante il loro periodo di validità.
  2. D.Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti) - La normativa italiana che recepisce la direttiva europea e disciplina le procedure di affidamento e gestione degli appalti pubblici, comprese le modifiche contrattuali.
  3. D.Lgs. 36/2023 (Nuovo Codice Appalti) - È importante verificare le disposizioni di questa normativa più recente per eventuali aggiornamenti specifici relativi alla gestione delle modifiche contrattuali.

Esempi Concreti

  • Modifica del Contratto: Se i lavori di manutenzione straordinaria rientrano nell’ambito del contratto originario ma richiedono un budget aggiuntivo, potrebbe essere possibile procedere con una modifica del contratto, a condizione che tale modifica non alteri sostanzialmente l’oggetto del contratto e rispetti i limiti percentuali di variazione del valore del contratto previsti dalla normativa.
  • Nuovo Affidamento: Se i lavori necessari esulano significativamente dall’ambito del contratto originario o se la loro entità supera i limiti per le modifiche contrattuali, potrebbe essere necessaria una nuova procedura di affidamento.

Conclusione

La decisione su quale percorso seguire dipenderà dalla valutazione specifica dei lavori di manutenzione straordinaria rispetto al contratto esistente. Se la modifica rientra nei limiti consentiti dalla normativa per le variazioni contrattuali, potrebbe essere sufficiente una determina di impegno di spesa con riferimento al CIG esistente. In caso contrario, potrebbe essere necessario procedere con un nuovo affidamento e, di conseguenza, acquisire un nuovo CIG. È consigliabile consultare l’ufficio legale del Comune o un esperto in diritto degli appalti per una valutazione dettagliata della situazione.

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Bibliografia