Somministrazione non assistita birra

Buongiorno a tutti , una domanda , noi abbiamo una azienda agricola dove coltiviamo orzo e luppolo da birra.
Con la materia prima produciamo la nostra birra agricola che rivendiamo in bottiglia nei nostri due locali vendita.
Oltre a questo partecipiamo ad eventi e fiere, con apposite domande Suap e notifiche sanitarie, dove anzichè portare le bottiglie di birra , portiamo i fusti e con le spine , serviamo al banco le birre per la consumazione, non abbiamo ne camerieri ne tavoli.
Siamo attestati con corso HACCP e non riesco a capire da parte di nessun consulente se dobbiamo avere altre abilitazioni facendo somministrazione non assistita dei nostri prodotti agricoli.
Grazie a chi mi rispondrà

Sono le classiche ipotesi borderline sulle quali puoi trovare diverse interpretazioni. La normativa è fumosa e quindi la PA tende sempre a complicare le cose :slight_smile:

Si potrebbe parlare a lungo ma ritengo, anche alla luce della sentenza del TAR Toscana n. 1284/2016 che anche nel tuo caso si può parlare di somm.ne non assistita. Il TAR Toscana citato indica legittima la vendita della cioccolata calda in tazza inquadrabile come somm.ne non assistita nell’ambito di una gelateria (caso di una ditta in centro a Firenze). Le motivazione della sentenza sono tali che si può traslare anche al caso di di specie.

Detto questo, l’azienda agricola può sicuramente avvalersi della somm.ne non assistita ai sensi dell’art. 4 del d.lgs. n. 228/2001. In particolare vedi il comma 8-bis.

In conclusione, si possono elencare:

  • concessione di suolo pubblico (da vedere in base alle varie casistiche comunali);

  • comunicazione una tantum in sede di avvio attività di vendita diretta ai sensi del citato art. 4 (anche se per le fiere non è prevista). La comunicazione abilita alla vendita diretta su tutto il territorio nazionale in forma itinerante (io la farei tanto è una mera comunicazione).

  • notifica sanitaria ai sensi del Reg. CE 852/204 da fare una tantum in sede di avvio attività specificando le varie casistiche (produzione, deposito, vendita su aree pubbliche) - non serve farla ogni volta.

  • licenza fiscale accise ADM eccetto casi di esenzione ( da approfondire)


Da citare, infine, la complicata normativa sugli alcolici e la tutela dei minori. Ma qui si aprirebbe una lunga questione.

Grazie della risposta , un’ultima domanda in quanto non sono stato chiaro , noi produciamo materia prima (orzo e luppolo) che facciamo lavorare ad un birrificio artigianale che poi ci ritorna la birra , imbottigliata o infustata a nostro marchio e ricetta.
Per quanto so è il birrificio che versa le accise in fase di produzione , ritieni che anche noi dobbiamo avere una licenza fiscale accise ADM ?
Grazie ancora