Somministrazione non assistita bottiglieria

Buonasera a tutti,
io ho una bottiglieria (vendita al dettaglio di vino e prodotti alimentari confezionati) a Milano e casualmente ho visto che vi è anche la possibilità di fare una somministrazione non assistita. Premetto che ho solo il bagno dipendente. Posso avvalermi di questo tipo di somministrazione anche io essendo un negozio di vini?
Grazie mille

In Lombardia la possibilità di consumo sul posto (detto anche “somministrazione non assistita”) è prevista unicamente per la vendita diretta da parte di aziende agricole, per le attività alimentari artigianali e per il consumo immediato di prodotti di gastronomia negli esercizi di vicinato che esercitano in via prevalente le attività di vendita al dettaglio di carne e pesce freschi.

L’art. 3 del D.L. 223/2006 allargherebbe la possibilità del consumo sul posto dei prodotti di gastronomia anche negli esercizi di vicinato alimentari senza ulteriori specificazioni, ma parliamo sempre solo di “prodotti di gastronomia”.

A scanso di equivoci, rivolgerei il quesito direttamente al Comune di Milano.

Mi unisco al consiglio di Marco: inutile fare i conti senza l’oste :blush: per questi temi vige un certo margine di discrezionalità comunale ed è meglio evitare sanzioni.

Per come la vedo io, sarebbe irragionevole ammettere la somm.ne non assistita per gli alimenti solidi e non per quelli liquidi. Non vedo una ragione logica per farlo. A parere mio, l’indicazione “prodotti di gastronomia” leggendola alla luce dei più moderni principi ermeneutici che si sono affermati con il DL 138/2011 e DL 1/2012, va intesa come prodotti venduti nell’esercizio. Sarebbe irragionevole permettere a un cliente di starsene seduto a mangiare un panino e, al contrario, obbligarlo ad alzarsi e a uscire per bere un bicchiere. Anche il MiSE ha sdoganato, nelle varie risoluzioni, l’uso dei bicchieri di vetro.

Vedi:

Qua puoi scaricare una cosa che ho scritto tempo fa: