Somministrazione temporanea Toscana

Buonasera, ritorno sul tema somm. temporanea per quanto riguarda la Regione Toscana. Abbiamo una manifestazione organizzata dalla Proloco, la quale ci presenta scia di somministrazione temporanea. Fino a qui tutto bene, ma il fatto è che non sarà la proloco a fare somministrazione ma con questa pratica ritiene di abilitare gli esercizi di vicinato e i pubblici esercizi che non sono abilitati a somministrare a poterlo fare. Mi sfugge qualcosa o il comma 3 dell’art. 52 (codice commercio) prevede che la suddetta attività non può essere affidata a soggetti diversi dagli organizzatori??
Grazie

Non ti sfugge niente. La regione Toscana (ne abbiamo già parlato nel forum) ha ascoltato le associazioni di categoria mettendo dei paletti (durata – finalità, ecc.) alla c.d. somm.ne temporanea: troppa concorrenza ai ristoratori.

Fra le varie condizioni c’è quella dell’unicità del soggetto ai fini di dare seguito a speculazioni profittevoli nei confronti di chi con l’evento non c’entra nulla . La somm.ne deve essere a servizio di un evento, allora la esercita chi organizza l’evento. Ad uso di tutti i lettori del forum riporto il comma 3 dell’art. 52 della LR 62/2018:

L’attività di cui al comma 1 è soggetta a SCIA, ai sensi dell’articolo 19 bis della l. 241/1990 , da presentare al SUAP competente per territorio, può essere esercitata limitatamente alla durata della manifestazione e ai locali o aree in cui questa si svolge, non può essere affidata in gestione a soggetti diversi dagli organizzatori.

Nella realtà dei fatti credo che la disposizione citata sia elusa nel maggior parte dei casi. A volte è un’elusione illegittima ma, a volte, quello che può sembrare un mancato rispetto di una norma, potrebbe essere soltanto un’interpretazione ragionevolmente estensiva.

Mi spiego. Ci sono casi in cui una proloco o un comitato di un centro commerciale naturale posso essere considerati come soggetti rappresentativi di più soggetti: eventi che effettivamente sono realizzati da una pluralità di soggetti in co-gestione, ognuno fa la sua parte.

Questa una chiave di lettura. Ogni caso è un caso a sé