Spuntista produttore agricolo

Salve a tutti
Nel mercato del comune dove lavoro non sono previsti posteggi riservati ai produttori agricoli, tantomeno son previste graduatorie per gli spuntisti di alcun tipo. Arrivano al suap scia di inserimento in graduatorie per spuntisti, in marca da bollo, perché la persona che ci lavorava prima di me ha rilasciato licenze B, in bollo, ai produttori che chiedevano al suap di voler fare lo spuntista o essere inseriti in graduatorie, pur essendo residenti o avendo sede altrove.
Il primo quesito sarebbe quindi se queste licenze B siano in qualche modo valide.
D’altra parte L’art 4 del dl 228/01 dice che i produttori agricoli per effettuare il commercio siu aree pubbliche con posteggio devono chiedere l’assegnazione e loro lo prendono alla lettera.

Il secondo invece riguarda un produttore che mi ha mandato la scia (in bollo …passaparola ovviamente ) per fare lo spuntista. Ha residenza e sede in altro comune e nella scia dice di avere come titolo “abilitante” una scia prot 0000 del 2015 inviata al suo comune di residenza. Da visura però lui ha iniziato nel 2017 l’attività. I 2 dati stridono.
Mi stanno togliendo l’anima.
Mi dareste delle direttive?

Le autorizzazioni di tipo “B” (commercio su aree pubbliche in forma itinerante) sono rilasciate sulla base di quello che dispone la disciplina regionale.
Nel caso in questione non è noto quale sia la normativa regionale in materia, quindi una risposta precisa non è possibile. A mio parere, dovrebbe ritenersi valido il principio di legalità dell’operato della pubblica amministrazione: se in passato sono state rilasciate autorizzazioni al commercio su aree pubbliche di tipo “B” dovremmo ritenere – fino a prova contraria – che i titolari ne avessero diritto.

Temo comunque che sul punto nel vostro comune ci sia parecchia confusione, anche nell’uso della corretta terminologia tecnica… Non vorrei, ad esempio, che fosse chiamata “SCIA” quella che invece è una “comunicazione” al comune del luogo ove ha sede l’azienda del produttore agricolo, che lo legittima ad esercitare la vendita diretta dei prodotti agricoli in forma itinerante sull’intero territorio nazionale, oppure una “comunicazione” al comune in cui il produttore agricolo intende esercitare la vendita mediante l’utilizzo di un posteggio (con contestuale richiesta di assegnazione dello stesso).

Ogni comune dovrebbe avere un regolamento che disciplini il commercio su aree pubbliche e quindi anche la presenza nell’area mercatale dei produttori agricoli e la gestione dei cosiddetti “spuntisti”.
In ogni caso, mi pare molto strano che l’inserimento in una lista di “spunta” si debba fare tramite SCIA…

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già dire SCIA in marca da bollo, stride e non poco… la SCIA di per sè non è in carta legale… ma è il minore dei problemi mi pare

  1. non esiste una graduatoria di spunta: mi chiedo su quali criteri si assegnino i posteggi liberi. Anzianità di esercizio da visura camerale o di autorizzazione? Residenza nel comune? Tiro a sorte o sorteggio? chi prima arriva e occupa?

  2. le licenze di tipo B - che un tempo venivano rilasciate dal comune di residenza/sede aziendale e ora si possono richiedere nel luogo dove si intende iniziare attività (quindi anche in altro comune) - hanno valore sul territorio nazionale e abilitano anche per la spunta. Tuttavia di prassi non si rilasciano ad agricoltori (cui non si applica direttamente la normativa commercio) ma ad attività imprenditoriali (nel caso di specie a chi vende frutta e verdura come commerciante e non produttore). Orami sono state rilasciate e tanto vale tenerle in vita - ipotizzando possono essere loro utili per vendere a livello commerciale; ma eviterei di rilasciarne altre. L’agricoltore vende ai mercati tramite comunicazione

Sul secondo punto, basta che contesti il dato al “segnalante” o richiedente che sia, dando atto che la data dichiarata quale titolo abilitanti è antecedente al suo inizio attività

In bocca al lupo, e tieni stretta l’anima, c’è di peggio

Errore mio, a furia di scrivere e cancellare ho incasinato i termini.

Grazie a tutti per i chiarimenti.