SUAP Toscana pubblico esercizio ed apertura di commercio nello stesso locale

Tizio ha presentato una scia di avvio attività per preparazione e somministrazione di alimenti e bevande per un ristorante.
Adesso, nello stesso locale, vorrebbe anche vendere prodotti alimentari confezionati, per fare il commercio al dettaglio deve inviare una scia di commercio con nuova sanitaria?
Considerato che il commerciò prendere “spazio” al ristorante, dovrà anche inviare una variazione al pubblico esercizio?
Grazie.
Luciano.

Come saprai, ai sensi della LR, gli esercizi di somm.ne hanno facoltà di vendere per asporto i prodotti che somministrano senza necessità di ulteriori titoli abilitativi.

La disposizione va interpretata trovandole un limite ragionevole. È chiaro che se un ristorante si mette a vendere (commercio al dettaglio) le bottiglie di vino che usa per i tavoli oppure un bar un vassoio di paste che prende dalla vetrina delle colazioni, non necessita di SCIA di vicinato.

Se, invece, un esercizio della sommi.ne si mettesse a vendere conserve alimentari (barattoli di sott’oli, ad esempio), prodotte da terzi con vetrinetta apposita, sarebbe sottoposto a SCIA di vicinato? Qua la risposta è più dubbia. A parere mio, dato che le conserve potrebbero essere anche somministrate, si potrebbe rispondere negativamente (da vedere caso per caso).

Chaiaramente, se l’esercente approntasse, all’interno dello stesso esercizio uno spazio mini-market con generi alimentari vari comprendenti materie prime, come tali non pronte al consumo, (scatolette di pomodoro pelato, farina ecc.) allora, sicuramente, sarebbe necessaria la SCIA per esercizio di vicinato con aggiornamento della notifica ex reg. CE 852/04


La LE 62/2018 afferma all’art. 50

2. La riduzione della superficie di somministrazione è soggetta a comunicazione da presentare al SUAP competente per territorio.

Quindi, mera comunicazione con allegata la planimetria modificata che aggiorna quella presentata in sede di avvio.

1 Mi Piace