Subappalto e avvalimento: il Consiglio di Stato sulle dichiarazioni nel DGUE

Chiarimenti del Consiglio di Stato su Subappalto e Avvalimento nel DGUE

CONTENUTO

Il Consiglio di Stato ha recentemente fornito importanti chiarimenti riguardo alle dichiarazioni relative al subappalto e all’avvalimento nel Documento di Gara Unico Elettronico (DGUE), un aspetto cruciale nelle procedure di appalto pubblico. Queste indicazioni sono fondamentali per garantire la trasparenza e la correttezza delle gare d’appalto, evitando problematiche che potrebbero portare all’esclusione delle imprese partecipanti.

Dichiarazioni nel DGUE

  1. Subappalto:

    • Richiesta di Informazioni: Gli operatori economici devono indicare nel DGUE l’elenco delle prestazioni che intendono subappaltare, specificando la quota percentuale relativa a ciascuna prestazione[1].
    • Divieto di Subappalto Incompleto: Qualora non vengano indicate le prestazioni da subappaltare, il subappalto è considerato vietato, comportando l’esclusione dell’operatore dalla gara[1].
  2. Avvalimento:

    • Requisiti di Capacità: L’avvalimento consente alle imprese di dimostrare il possesso di requisiti di capacità attraverso un soggetto terzo. È applicabile a tutte le procedure di affidamento di contratti pubblici[2].
    • Applicazione Corretta: È necessario che l’impresa partecipante indichi nominativamente il soggetto a cui affiderà la direzione dei lavori, il quale deve possedere tutti i requisiti richiesti dal bando[2].
  3. Documentazione Richiesta:

    • Contratto di Avvalimento: Anche se non esplicitamente richiesto nel bando, l’offerente deve produrre il contratto di avvalimento[2].
    • Dichiarazioni Necessarie: Le dichiarazioni relative all’insussistenza delle cause di esclusione devono essere rese per tutti i soggetti coinvolti, in conformità con l’articolo 94, comma 3, del Codice degli Appalti[1].

Sentenza del Consiglio di Stato

La sentenza n. 8011 del 15 settembre 2022 ha stabilito che la verifica del possesso dei requisiti, se effettuata tramite una nuova istruttoria, è considerata una “conferma in senso proprio” e può essere impugnata. Se, invece, si tratta di un atto meramente confermativo della pregressa aggiudicazione, non è impugnabile[3].

CONCLUSIONI

In conclusione, le dichiarazioni nel DGUE devono essere formulate con precisione e completezza per evitare l’esclusione dalle procedure di appalto. È fondamentale che le imprese indichino chiaramente le prestazioni da subappaltare e presentino il contratto di avvalimento quando necessario. La corretta applicazione di queste norme è essenziale per garantire la legittimità delle procedure di aggiudicazione e per tutelare la concorrenza leale tra gli operatori economici.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere queste disposizioni è cruciale per garantire una gestione efficace delle gare d’appalto. La conoscenza approfondita delle norme relative al subappalto e all’avvalimento permette di evitare errori procedurali che potrebbero compromettere la validità delle gare e la reputazione dell’ente pubblico.

PAROLE CHIAVE

Subappalto, Avvalimento, DGUE, Appalti Pubblici, Consiglio di Stato, Requisiti di Capacità, Documentazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016).
  2. Sentenza del Consiglio di Stato n. 8011 del 15 settembre 2022.
  3. Articolo 94, comma 3, del Codice degli Appalti.

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