Subingresso commercio su area pubblica

Carissimo Simone,

il titolare di una tipologia “A” esercita la vendita di giocattoli e altri articoli su un posteggio isolato avuto in concessione.

Decide di affittare questa attività e quindi fa un contratto notarile dove viene specificato quanto riportato all’art. 2.

“Art. 2- Le parti si danno reciprocamente atto che nel ramo di azienda affittato non vi sono attualmente né scorte, né materie prime, né merci; mentre reciprocamente riconoscono che l’affitto è comprensivo dei beni mobili strumentali allo svolgimento dell’attività aziendale, i quali consistono esclusivamente in un ombrellone, in una bancarella con ruote e due sedie,

A mio parere ritengo sia vietato cedere solamente l’autorizzazione o solamente il posteggio; l’atto di cessione dovrebbe riguardare l’intero complesso dei beni organizzati per l’esercizio dell’impresa, che il codice civile definisce azienda;

L’azienda, infatti, secondo la definizione del codice civile, è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. Essa comprende i beni, le merci, le attrezzature e tutto quanto necessario all’esercizio dell’attività.

Pertanto, stante quanto sopra, posso accettare la SCIA di subentro che mi verrà presentata?

E nel caso non fosse possibile che tipo di provvedimento devo adottare?

Grazie e tanti saluti.

Per il commercio su AAPP i contratti sono sempre di quel tipo. Se il contratto ha come oggetto il ramo d’azienda, rimettiti al notaio e catta pura il subingresso.

L’art. 2699 cc dice che l’atto pubblico è il documento redatto, con le richieste formalità, da un notaio o da altro pubblico ufficiale autorizzato ad attribuirgli pubblica fede nel luogo dove l’atto è formato.

O impugni il contratto oppure è un valido affitto di ramo d’azienda. L’art. 2 citato non trasla l’autorizzazione, parla di ramo d’azienda