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L’Abuso del Diritto nell’Accesso Civico Massivo: Riflessioni Giuridiche
CONTENUTO
L’accesso civico rappresenta un fondamentale strumento di trasparenza e partecipazione dei cittadini nella vita pubblica, consentendo loro di richiedere documenti e informazioni alle pubbliche amministrazioni. Tuttavia, quando tali richieste assumono carattere “massivo”, si pone il problema dell’abuso del diritto, un tema che ha suscitato ampie discussioni nella giurisprudenza amministrativa italiana.
L’abuso del diritto si verifica quando una richiesta di accesso civico è eccessiva, irragionevole o priva di un obiettivo chiaro. Ad esempio, la richiesta di un numero indefinito di documenti può configurarsi come un abuso, in quanto può compromettere l’efficienza dell’amministrazione e ledere i diritti di terzi.
Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 25 novembre 2024, n. 9470, ha affrontato questa problematica, stabilendo che il diniego di un’istanza di accesso civico massivo può essere legittimo se la richiesta è manifestamente eccessiva. La Sezione IV ha evidenziato che le amministrazioni devono valutare la ragionevolezza delle richieste, considerando anche il contesto e le motivazioni addotte dal richiedente.
Inoltre, le normative europee e nazionali pongono l’accento sulla necessità di bilanciare il diritto all’accesso con la tutela di segreti commerciali e tecnici. L’art. 53, comma 6, del d.lgs. n. 50/2016 stabilisce che la documentazione contenente segreti deve essere esibita solo in specifiche circostanze, senza garantire un adeguato bilanciamento tra i diritti di accesso e la protezione delle informazioni sensibili.
CONCLUSIONI
In sintesi, l’abuso del diritto nell’accesso civico massivo è un tema complesso che richiede un attento bilanciamento tra il diritto dei cittadini a ottenere informazioni e la necessità di proteggere dati sensibili. La giurisprudenza ha chiarito che le amministrazioni possono legittimamente negare richieste eccessive, in linea con le normative vigenti.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, è fondamentale comprendere le implicazioni di queste norme e sentenze. Essi devono essere in grado di valutare la ragionevolezza delle richieste di accesso civico e di gestire le istanze in modo da garantire sia la trasparenza sia la protezione delle informazioni riservate. La formazione su questi temi è essenziale per operare in modo conforme alle normative e per evitare possibili contenziosi.
PAROLE CHIAVE
Accesso civico, abuso del diritto, giurisprudenza, trasparenza, segreti commerciali, diritto all’informazione.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- D.Lgs. n. 50/2016, Art. 53, comma 6
- Sentenza Consiglio di Stato, 25 novembre 2024, n. 9470
- Direttive europee sulla trasparenza e accesso agli atti.
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