Sulla discrezionalità dell’AGCM a valutare l’idoneità degli impegni assunti da un’impresa a far cessare un comportamento scorretto

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: Potere Discrezionale e Implicazioni per i Concorsisti Pubblici

CONTENUTO

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) riveste un ruolo cruciale nel garantire la concorrenza leale nel mercato italiano. Uno degli aspetti più significativi della sua funzione è il potere discrezionale che esercita nella valutazione degli impegni proposti dalle imprese per porre fine a comportamenti scorretti. Questo potere non si limita solo all’accoglimento o al rigetto degli impegni, ma si estende anche alla valutazione della loro capacità di eliminare le pratiche contestate.

La discrezionalità dell’AGCM è giustificata dall’interesse pubblico a garantire un mercato equo e competitivo. Tuttavia, le decisioni dell’Autorità non sono esenti da controlli giurisdizionali. Infatti, come stabilito dalla giurisprudenza, le decisioni dell’AGCM possono essere sindacate in sede giurisdizionale solo per vizi esterni, come l’irragionevolezza o il travisamento dei fatti, ma non nel merito della valutazione discrezionale (TAR Lazio, sentenza 19 agosto 2025, n. 15597; C.d.S., 21 marzo 2018, n. 1820).

Questo significa che, sebbene le imprese possano contestare le decisioni dell’AGCM, il giudice non può entrare nel merito della valutazione discrezionale effettuata dall’Autorità. Tale impostazione giuridica sottolinea l’importanza di un’adeguata motivazione da parte dell’AGCM, che deve dimostrare la ragionevolezza delle proprie scelte.

CONCLUSIONI

In sintesi, l’AGCM esercita un ampio potere discrezionale nella gestione delle pratiche anticoncorrenziali, con l’obiettivo di tutelare l’interesse pubblico. Le sue decisioni, sebbene sindacabili, non possono essere contestate nel merito, il che pone un onere significativo sull’Autorità per giustificare le proprie scelte.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, comprendere il funzionamento dell’AGCM e il suo potere discrezionale è fondamentale, soprattutto per coloro che operano in ambiti legati alla regolamentazione e alla vigilanza del mercato. La consapevolezza delle dinamiche di controllo e delle modalità di intervento dell’AGCM può rivelarsi utile nella preparazione di concorsi e nella gestione di pratiche amministrative, contribuendo a una maggiore efficienza e legalità nelle attività pubbliche.

PAROLE CHIAVE

AGCM, potere discrezionale, concorrenza, pratiche anticoncorrenziali, sindacabilità, interesse pubblico.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. TAR Lazio, sentenza 19 agosto 2025, n. 15597.
  2. Consiglio di Stato, sentenza 21 marzo 2018, n. 1820.
  3. Legge 10 ottobre 1990, n. 287 (Legge Antitrust).
  4. Regolamento (UE) n. 1/2003 del Consiglio, relativo all’applicazione delle norme sulla concorrenza.

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