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La Tardività della Domanda via PEC: Riflessioni Giuridiche su un Caso di 35 Secondi
CONTENUTO
La questione della tardività di una domanda presentata tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) è di particolare rilevanza per i dipendenti della pubblica amministrazione e per i concorsisti pubblici. Recenti sentenze, in particolare quella del Consiglio di Stato del 25 ottobre 2024, n. 8546, hanno messo in luce come anche un ritardo di soli 35 secondi possa comportare conseguenze significative per la validità della domanda.
In questa sentenza, il Consiglio di Stato ha stabilito che la presentazione di una domanda oltre il termine stabilito, anche se per un intervallo di tempo minimo, può essere considerata tardiva e quindi inammissibile. La Corte ha sottolineato l’importanza del principio di tempestività, che è un elemento essenziale nel diritto amministrativo. Questo principio implica che le domande devono essere presentate entro i termini stabiliti, pena l’esclusione.
La tardività, in questo caso, è stata giudicata irragionevole. Sebbene non esistano norme specifiche che trattino esplicitamente il caso di un ritardo di 35 secondi, il Consiglio di Stato ha fatto riferimento al principio di ragionevolezza, che guida le decisioni giuridiche in materia di scadenze e termini.
CONCLUSIONI
In conclusione, la tardività di una domanda presentata via PEC, anche se di soli 35 secondi, può risultare inammissibile. Questa posizione è sostenuta da recenti sentenze e dal principio di tempestività, che è fondamentale nel diritto amministrativo. È cruciale per i dipendenti pubblici e i concorsisti essere consapevoli di queste implicazioni, poiché la puntualità nella presentazione delle domande è essenziale per evitare esclusioni.
IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA
Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la lezione principale da trarre da questa situazione è l’importanza di rispettare rigorosamente le scadenze. Anche un ritardo minimo può comportare l’esclusione dalla procedura, con conseguenze potenzialmente gravi per la carriera professionale. È quindi consigliabile pianificare la presentazione delle domande con largo anticipo e verificare sempre che siano inviate entro i termini stabiliti.
PAROLE CHIAVE
Tardività, PEC, Consiglio di Stato, tempestività, diritto amministrativo, inammissibilità, ragionevolezza.
ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI
- Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005)
- Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza del 25 ottobre 2024, n. 8546
- Principio di Tempestività nel diritto amministrativo
- Normativa sulla Posta Elettronica Certificata (PEC)