Sull'abuso degli strumenti di regolarizzazione postuma degli abusi edilizie e sul regime intertemporale di applicazione del c.d. d.l. "salva casa"

https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/-/105486-819

Abuso degli Strumenti di Regolarizzazione Postuma degli Abusi Edilizi e il Regime Intertemporale del D.L. “Salva Casa”

CONTENUTO

La questione della regolarizzazione degli abusi edilizi in Italia è di fondamentale importanza, sia per i cittadini che per i dipendenti pubblici coinvolti nella gestione del territorio. La normativa di riferimento, il D.P.R. 380/2001, stabilisce che per ottenere la sanatoria di un abuso edilizio è necessaria la doppia conformità: l’opera deve rispettare le normative vigenti sia al momento della sua realizzazione sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria[1][3][5].

Recentemente, il D.L. “Salva Casa” (D.L. 34/2020, convertito con modifiche dalla L. 77/2020) ha apportato modifiche significative al regime delle sanatorie, semplificando le procedure per le parziali difformità e le variazioni essenziali. Tuttavia, è importante sottolineare che la necessità di conformità alle norme tecniche rimane un requisito imprescindibile[3][4].

Il decreto ha chiarito che la sanatoria non può essere concessa se l’opera non soddisfa entrambi i requisiti di conformità, evitando così la legittimazione postuma di costruzioni abusive. In questo contesto, l’art. 36-bis del D.L. “Salva Casa” consente la regolarizzazione anche in caso di parziale difformità, ma richiede comunque che l’opera sia conforme alle normative vigenti[3].

La Corte di Cassazione ha ribadito l’importanza della doppia conformità per la sanatoria, distinguendola dal condono, che non richiede tale requisito. Questo chiarimento è cruciale per evitare abusi e garantire che le sanatorie non diventino uno strumento per legittimare opere abusive[5].

CONCLUSIONI

In sintesi, il D.L. “Salva Casa” ha introdotto importanti novità nella disciplina delle sanatorie edilizie, semplificando alcune procedure ma mantenendo fermo il principio della doppia conformità. È essenziale che i dipendenti pubblici e i concorsisti comprendano queste norme per garantire una corretta applicazione della legge e prevenire abusi.

IMPLICAZIONI PER IL DIPENDENTE PUBBLICO / CONCORSISTA

Per i dipendenti pubblici e i concorsisti, la comprensione delle norme relative alla sanatoria edilizia è fondamentale. Essi devono essere in grado di valutare correttamente le domande di sanatoria, assicurandosi che rispettino i requisiti di conformità. Inoltre, è importante essere informati sulle recenti modifiche legislative per evitare errori nell’applicazione delle norme e garantire la legalità nel settore edilizio.

PAROLE CHIAVE

Sanatoria edilizia, D.P.R. 380/2001, D.L. “Salva Casa”, doppia conformità, abusi edilizi, Corte di Cassazione, regolarizzazione.

ELENCO RIFERIMENTI NORMATIVI

  1. D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
  2. D.L. 34/2020 - Disposizioni urgenti in materia di salute e sicurezza, convertito con modifiche dalla L. 77/2020.
  3. Corte di Cassazione, sentenze relative alla sanatoria edilizia e alla doppia conformità.
  4. Normativa regionale e comunale in materia edilizia (da verificare in base al territorio di riferimento).

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